Luganese

Video sul voto italiano: il Consolato di Lugano denuncia

La sede diplomatica: nel filmato informazioni false sull’assenza di alcune liste e su presunta propaganda elettorale nel plico

12 settembre 2022
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Sarà denunciato anche alle autorità svizzere, oltre che a quelle italiane, l’autore di un video che gira sui social, che denuncerebbe la presunta presenza, nel plico destinato agli elettori italiani all’estero, di alcuni volantini elettorali di un candidato del Partito democratico nonché l’assenza di alcuni partiti sulla scheda elettorale. A denunciarlo il Consolato italiano generale di Lugano, che definisce il video "fortemente diffamatorio nei confronti dell’istituzione consolare sul tema elettorale". L’esposto è stato presentato al Ministero pubblico del Canton Ticino e alla Procura della Repubblica italiana.

Nel video (peraltro non l’unico del genere a girare in rete) l’autore, aprendo la busta, mostra prima di tutto la scheda elettorale, dalla quale a suo dire sarebbero stati esclusi i simboli di diversi partiti minori e considerati "di protesta", ad esempio Italexit. Al riguardo, il consolato, da noi interpellato, precisa che sulla scheda sono indicati solo i partiti che si sono effettivamente presentati per la Circoscrizione Estero e per la relativa Ripartizione, e che non si tratta dunque necessariamente degli stessi partiti che si sono candidati per le Circoscrizioni all’interno della Repubblica italiana, che possono appunto scegliere di rinunciare a essere presenti all’estero.

Inoltre, come da noi verificato, la legge n.459 del 2011 che regola il voto all’estero stabilisce che "la presentazione di ciascuna lista deve essere sottoscritta da almeno 500 e da non più di 1000 elettori" residenti nella Circoscrizione Estero, cifra che è dimezzata a minimo 250 in caso di scioglimento anticipato delle Camere. Se dunque tali liste "anti-sistema" si sono effettivamente presentate ma non hanno raccolto le firme necessarie o se hanno scelto esplicitamente di non presentarsi nella Circoscrizione Estero, è un’informazione che l’autore del video si guarda bene dal dare.

In seguito, l’autore sventola davanti alla telecamera un volantino di un candidato del Pd che, secondo lui, sarebbe stato inserito nel plico: un’occhiata alle prime fasi del video mostra però, abbastanza chiaramente, che la busta è già aperta, e dunque il volantino è stato inserito successivamente a scopo evidentemente diffamatorio. Riguardo a ciò, il Consolato italiano spiega che la procedura di preparazione del plico elettorale "è svolta da una ditta svizzera che stampa e invia schede e certificati a tutta la rete dei cittadini italiani residenti in Svizzera. Presso i centri meccanizzati della stessa ditta, che vengono ispezionati dagli uffici consolari, non è presente né viene stampato alcun materiale commissionato da partiti politici o candidati, ma soltanto il materiale trasmesso digitalmente dalla rete consolare italiana comprendente schede elettorali, certificato elettorale, liste elettorali, foglio istruzioni nonché busta preaffrancata per la restituzione delle schede votate". La sede consolare aggiunge che anche tale ditta svizzera starebbe valutando con i propri legali se presentare denuncia.

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