Cinque deputati del Ppd interrogano il governo sul metodo di presa a carico da parte delle istituzioni, auspicando che vengano seguiti in modo ottimale
C’è della preoccupazione alla base dell’interrogazione "Minorenni non accompagnati" presentata dalla deputata popolare democratica Maddalena Ermotti Lepori e cofirmata dai granconsiglieri Ppd Giovanni Berardi, Giorgio Fonio, Sara Imelli e Lorenzo Jelmini. "Come noto – si legge nell’atto parlamentare indirizzato al Consiglio di Stato –, le persone più a rischio nel fuggire dalle guerre sono i minori non accompagnati. Possono purtroppo sparire dai radar, nell’indifferenza generale, e diventare vittime di tratta". Dai dati Unicef riportati nel testo, risulta che delle 4’176’401 persone (aggiornamento al 2 aprile 2022) attualmente in cerca di sicurezza e protezione fuggite dall’Ucraina nei Paesi frontalieri, principalmente in Polonia, Romania, Moldavia e Ungheria, "i bambini e le bambine sono centinaia di migliaia. Di questi, sulla base di altre esperienze, si stima che per lo meno il 2% sia rappresentato da minori non accompagnati e separati dai loro genitori in attesa di ricongiungimento. I minorenni privi di cure parentali sono ad alto rischio di violenza, abuso e sfruttamento".
Temendo per la loro sorte, e auspicando una buona presa in carico sia da parte dalle istituzioni che di curatori privati, gli interroganti ritengono importante che questi minori non accompagnati "vengano seguiti in modo ottimale" e, rivolgendosi al governo cantonale, chiedono quanti sono sinora quelli arrivati dall’Ucraina in Svizzera e in Ticino. E ancora: cosa fa il Cantone per assicurare loro delle persone di fiducia o un curatore nel caso di una famiglia affidataria, e quale autorità e in quanto tempo li designa? Nel caso di famiglie affidatarie, quale autorità ne verifica l’idoneità? Come vengono invece cercati i curatori privati? Infine: in che forme la popolazione è informata della necessità di curatori che si mettano a disposizione ed è prevista una formazione per i curatori?