Solo il 34% degli utenti ticinesi paga meno di 40 franchi al mese a fronte del 42% della media nazionale. Più alta anche la fedeltà allo stesso operatore
Nonostante i prezzi della telefonia mobile in Svizzera stiano scendendo, in Ticino ancora si approfitta meno delle offerte nel campo e si tende di più a mantenere lo stesso operatore. È quanto emerge da un sondaggio, cui hanno preso parte 1’300 persone, condotto dal portale di comparazione online Bonus.ch. "Negli ultimi anni, gli operatori di telefonia mobile hanno intensificato gli sforzi per ridurre drasticamente i prezzi di mercato e attirare nuovi clienti", si legge in un comunicato. "Gli effetti sono inevitabili: i prezzi scendono".
Quest’anno il 42% di coloro che hanno un abbonamento paga meno di 40 franchi al mese, a fronte di un’analoga quota che nel 2014 era ancora del 22%. Tuttavia, in Ticino la percentuale è del 34%, a fronte del 49% della Svizzera tedesca, mentre qualche resistenza permane anche in Romandia dove solo il 38% degli abbonati sborsa meno di 40 franchi al mese per un abbonamento di telefonia mobile.
La guerra dei prezzi sul mercato induce la popolazione svizzera a cambiare operatore più spesso per approfittare di offerte interessanti e risparmiare: nel 2022, il tasso di clienti che hanno lo stesso operatore da oltre cinque anni è sceso al minimo storico del 60%. In Ticino, invece, gli abbonati tendono a rimanere più fedeli con una percentuale del 67% nella Svizzera italiana, che sale all’86% fra i clienti di Swisscom.
La clientela meno fedele è quella più giovane: in questa fascia il 29% ha un abbonamento da meno di due anni. La ragione più spesso addotta da chi vuole cambiare è la volontà di approfittare di offerte interessanti. In aumento è anche la quota di utenti con abbonamenti rispetto a coloro che fanno uso di carte prepagate: sono rispettivamente il 91% e il 9%, contro il 76% e il 24% otto anni or sono.