La Confederazione, nel quadro dell’accordo programmatico per la realizzazione di opere di protezione contro il rumore, verserà 1’750’000 franchi in più
Berna premia gli sforzi del Ticino per ridurre l’inquinamento fonico stradale: per il 2021, in base all’andamento dei lavori di realizzazione di protezioni contro il rumore e di isolamento acustico, la Confederazione, per il tramite dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) verserà 1’750’000 franchi in più nell’ambito del relativo accordo programmatico 2016-2022.
In questo modo, commenta il Dipartimento del territorio (Dt) nella nota stampa odierna, sarà possibile finanziare in particolare misure che riducano il rumore alla fonte, per esempio la posa di pavimentazioni fonoassorbenti sulle strade cantonali e comunali, in modo da ottenere una riduzione dell’inquinamento fonico e del numero di persone esposte al rumore provocato dal traffico stradale.
Circa il 25% della popolazione è esposto a immissioni foniche eccessive, riconducibili al traffico stradale, superiori ai valori limite stabiliti dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico (Oif). Immissioni foniche oltre i limiti possono avere un impatto negativo sulla salute mentale e fisica della popolazione, ma anche causare una riduzione del valore degli immobili nelle vicinanze delle fonti di rumore. “Risulta pertanto fondamentale proseguire con la strategia di risanamento fonico stradale intrapresa a livello cantonale, adottando tutti i provvedimenti previsti nei progetti di risanamento fonico stradale pubblicati”, conclude il Dt.