Il sindacato Ocst ha accusato l’associazione di categoria di proporre lo scioglimento del rapporto di lavoro ai dipendenti non immunizzati
Invito a licenziare i dipendenti non immunizzati? GastroTicino rimanda le accuse al mittente, ovvero al sindacato Ocst che in un comunicato accusa l’associazione di categoria di proporre lo scioglimento del rapporto di lavoro “come prima soluzione al problema delle lavoratrici e dei lavoratori non vaccinati”.
“L’Ufficio giuridico ha pubblicato un’analisi su quali provvedimenti si possono o non si possono adottare, riferendosi all’assenza di un certificato e alle conseguenze sul normale andamento aziendale”, precisa GastroTicino in una nota stampa. “Si descrivono quindi le fattispecie relative a quando ‘si può anche’ o ‘non si può’ licenziare un collaboratore”. Non sarebbero dunque fondate le accuse del sindacato che scrive: “È sproporzionato intimare lo scioglimento del rapporto di lavoro a un dipendente per evitare agli altri il fastidio della mascherina, alla quale siamo ormai abituati”. Ocst invita inoltre a “evitare le barricate e le divisioni, ad aprire un dialogo con le dipendenti e i dipendenti e giungere a dei compromessi, piuttosto che agire in maniera avventata”.