Ticino

Agricoltura e pandemia: ‘Il settore ha saputo adattarsi’

Si è tenuta ieri la Camera cantonale. Grandi predatori e allevamento intensivo i temi più sentiti

(Ti-Press)
5 dicembre 2021
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Grandi predatori e allevamento intensivo. Sono questi due temi “particolarmente sentiti e discussi” durante la Camera cantonale dell’agricoltura che si è svolta ieri. La pandemia è un altro elemento di rilievo: «Il settore ha saputo adattarsi velocemente alle circostanze, grazie anche al cambiamento del comportamento d’acquisto dei consumatori», ha affermato il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) Christian Vitta. «Va detto, però, che ci sono stati anche degli ambiti produttivi, come quello del vino, che a causa della chiusura forzata della ristorazione e dei divieti per quanto riguarda gli eventi hanno accusato importanti perdite commerciali».

In merito alla crescita della popolazione di lupi «la Sezione dell’agricoltura, unitamente al Dipartimento federale dell’ambiente, sta conducendo un progetto di cartografia e identificazione delle misure di protezione in alpeggio e di mappatura del vago pascolo in Ticino. Questo dovrebbe poi servire a fornire un quadro preciso sulle possibilità di attuare misure di protezione», ha riferito Vitta.

«Presto saremo di nuovo chiamati a combattere le iniziative sull’allevamento intensivo e sulla pianificazione del territorio rurale – ha ricordato Omar Pedrini, presidente dell’Unione contadini ticinesi (Uct) –. Mi auguro che, specialmente riguardo al primo tema, tutto il settore si metta in gioco a salvaguardia del nostro già ottimo e ben legiferato allevamento».

Circa il ripristino del terreno agricolo dopo le fasi di cantiere la Camera cantonale dell’agricoltura ha approvato all’unanimità una risoluzione nei confronti delle autorità. Fra le richieste vi è la presenza di un agronomo all’interno degli enti che si aggiudicano i lavori di riattivazione.