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‘Troppe recinzioni sono trappole letali per la selvaggina’

Interrogazione di Gaffuri (Plr) e Isabella (Ppd) al governo: cosa intendete fare per risolvere la questione? E la proposta: stop almeno al filo spinato

Fcti
22 ottobre 2021
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Le recinzioni possono sicuramente aiutare, ma spesso diventano trappole letali per la selvaggina. A (ri)portare all’attenzione il tema è un’interrogazione al Consiglio di Stato con primi firmatari Sebastiano Gaffuri (Plr) e Claudio Isabella (Ppd), che afferma come “da qualche anno la Federazione dei cacciatori ticinesi (Fcti) denuncia la letalità di alcuni tipi di recinzione, segnatamente quelle denominate ‘flexinet’ (reti elettrificate), ma anche reti metalliche a nodi o il filo spinato. Secondo un recente studio del 2020 si stima che in Svizzera siano dai 3mila ai 4’500 gli animali morti nelle recinzioni tra terribili sofferenze che possono durare anche giorni interi. Il 70% delle morti è attribuibile alle reti elettriche e riguardano in particolare caprioli, camosci, cervi“. Queste recinzioni “vengono impiegate dagli allevatori ma spesso si trasformano in vere e proprie trappole mortali per i selvatici“. Tema importante anche in Ticino, ovviamente, dove Gaffuri e Isabella ricordano che "l’articolo 142 della Legge di applicazione del Codice civile vieta ’lungo le strade pubbliche l’uso di mezzi di cinta che possono ferire gravemente uomini o animali, come fili metallici a spine artificiali’”. Tuttavia, "si tratta di una norma di natura edilizia limitata ai terreni che costeggiano le strade e non risultano invece altre normative cantonali che disciplinano la posa delle recinzioni”. Le associazioni agricole, Caccia svizzera, la Protezione svizzera degli animali e altri enti "propongono agli allevatori delle direttive concernenti la posa e l’uso adeguato delle recinzioni”, eppure in Ticino "sono ampiamente utilizzate, anche per cintare pascoli persino in alta montagna, sovente in maniera impropria, oppure lasciate sul posto senza venire smantellate”. Sul tema, richiamando alla responsabilità gli allevatori, si sono espressi pure l’Ufficio del veterinario cantonale e l’Ufficio della caccia e della pesca, chiedendo pure che queste reti vengano immediatamente rimosse se non utilizzate. Partendo da tutto ciò, Gaffuri e Isabella chiedono al governo se sia a conoscenza del problema, come intenda affrontare la questione magari proibendo l’installazione del filo spinato e la casistica di animali intrappolati.