L'atto (primi firmatari Durisch, Crivelli Barella e Merlo) chiede versamenti alla Croce Rossa e che Berna garantisca protezione alle persone minacciate
La situazione di emergenza umanitaria venutasi a creare in Afghanistan in seguito alla presa del potere da parte dei talebani preoccupa anche la politica ticinese e mobilita alcuni partiti. Una proposta di risoluzione generale - con primi firmatari il socialista Ivo Durisch, Claudia Crivelli Barella (Verdi) e Tamara Merlo (Più Donne) - è stata inoltrata stamattina all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. La risoluzione, sottoposta all'approvazione del parlamento cantonale, è destinata anche al Consiglio federale, al Consiglio di Stato e ai Comuni ticinesi.
Il testo della risoluzione generale chiede che i deputati in Gran Consiglio e il Cantone versino rispettivamente la loro diaria e un contributo urgente di 35mila franchi a favore del Comitato internazionale della Croce Rossa per aiuti umanitari a favore della popolazione in Afghanistan, e che il Gran Consiglio inviti i Comuni del cantone a effettuare analoghi versamenti e a organizzare strutture di accoglienza per i profughi in arrivo dall’Afghanistan, così come già proposto dalle Città di Berna, Zurigo e Ginevra.
La risoluzione chiede inoltre al Gran Consiglio di invitare la Confederazione a mettere in atto misure straordinarie in aiuto alle persone minacciate di persecuzione da parte dei talebani, fra le quali:
Firmatari della risoluzione sono: per il Partito socialista Ivo Durisch, Anna Biscossa, Simona Buri, Nicola Corti, Danilo Forini, Fabrizio Garbani-Nerini, Raoul Ghisletta, Gina La Mantia, Carlo Lepori, Daria Lepori, Daniela Pugno Ghirlanda, Laura Riget e Fabrizio Sirica; per i Verdi del Ticino Claudia Crivelli Barella, Marco Noi, Samantha Bourgoin, Cristina Gardenghi, Nicola Schoenenberger; per Più Donne Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini; per il Plr Matteo Quadranti.