Ticino

Lugano, Cassis con i ministri degli Esteri di lingua tedesca

All'incontro hanno partecipato i ministri degli esteri di Germania, Austria, Lussemburgo e Principato del Liechtenstein.

Nella foto, da sinstra, Jean Asselborn, Ministro degli Esteri del Lussemburgo, Norman Gobbi, Consigliere di Stato, Alexander Schallenberg, Ministro degli Esteri dell'Austria, Ignazio Cassis, Consigliere Federale, Dominique Hasler, Ministra degli Esteri del Liechtenstein, Heiko Maas, Ministro degli Esteri della Germania e Marco Borradori, Sindaco Città di Lugano (Ti-Press)
16 aprile 2021
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Un'intensa cooperazione tra Stati che condividono la stessa linea nella lotta alla pandemia rimane essenziale nel quadro dell'attuale crisi e per affrontare le crisi future. Questo il filo conduttore che ha fatto da sfondo all'incontro odierno a Lugano tra il consigliere federale Ignazio Cassis e i ministri degli esteri dei Paesi europei di lingua tedesca.

A tale incontro, che s'inserisce nei tradizionali colloqui con i ministri germanofoni, hanno partecipato i ministri degli esteri di Germania, Austria, Lussemburgo e Principato del Liechtenstein, indica una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in cui si specifica che durante il colloquio Cassis ha informato i suoi ospiti dello stato attuale riguardante l'accordo quadro tra la Svizzera e l'Ue.

In merito alla crisi attuale Cassis, citato nella nota, ha sostenuto che la pandemia ha dimostrato chiaramente che il "dialogo continuo, il mantenimento della libera circolazione delle persone e della circolazione internazionale delle merci sono indispensabili, non solo per noi, ma per un'Europa sana e ben funzionante".

Per la Svizzera, questa cooperazione significa anche trovare soluzioni pratiche per i quasi 340 mila frontalieri che ogni giorno vengono a lavorare in Svizzera dai Paesi confinanti. In questo contesto è stato messo in evidenza il ruolo delle piattaforme di dialogo regionale, come quella della regione del Lago di Costanza.

Durante la riunione si è parlato anche della crescente importanza della diplomazia scientifica (science diplomacy) nelle relazioni internazionali. In particolare sono state discusse soluzioni digitali interoperabili e interregionali, come i moduli d'ingresso digitali, la cui utilità è risultata evidente già durante la pandemia e che si riveleranno indispensabili in futuro.

La presenza a Lugano dei ministri degli esteri dell'area germanofona è stata l'occasione anche per una visita al Museo Hermann Hesse di Montagnola, località che lo scrittore di origine tedesca - nonché premio Nobel per la letteratura - elesse a sua dimora.