Ticino

Dpd Ticino e quel Duce appeso sulla scrivania

A Giubiasco un quadretto di Benito Mussolini ha fatto per anni bella mostra di sé nell'ufficio di un dirigente del colosso privato delle consegne

(foto Keystone)
5 marzo 2021
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“Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia”. Una frase attribuita a Benito Mussolini, affiancata dal suo mezzobusto con tanto di fez e divisa imperiale. È quanto fino all'altro giorno stava appeso sulla scrivania di un dirigente della Dpd in Ticino. Lo riferisce ‘Area’, il periodico del sindacato Unia, lo stesso che negli scorsi giorni ha denunciato gravi e ripetute violazioni dei diritti degli autisti al servizio del colosso privato della consegna pacchi.

Secondo il quindicinale, il marziale quadretto avrebbe campeggiato per anni nell‘ufficio del “braccio destro del direttore del centro logistico (l'unico in Ticino) di Giubiasco“. È stato rimosso solo l‘altroieri, dopo che la direzione centrale lo ha "scoperto grazie a una segnalazione e ha immediatamente provveduto a chiarire la situazione", come ha spiegato ad Area l'addetto stampa Dpd Marco Kaiser. “Ci distanziamo chiaramente da queste simpatie politiche e non tolleriamo in nessun modo che vengano così manifestate sul luogo di lavoro”, ha aggiunto. E anche se per anni nessuno dei superiori avrebbe avuto da ridire, ora Dpd assicura che “sono stati avviati i dovuti provvedimenti”. 

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