I socialisti chiedono al governo misure concrete a favore di una rete di assistenti sociali comunali e di supportare i Servizi di promozione e vigilanza
“Quale seguito concreto ha avuto” il rapporto della Commissione sanità e socialità sull’iniziativa generica per l’istituzione di una rete completa di assistenti sociali comunali (Modifica Legge sull'assistenza sociale) e “quali sono le tempistiche previste”? Inoltre, “quali rafforzamenti in personale intende adottare per i Servizi di promozione e vigilanza?”. Sono le domande che il gruppo del partito socialista in parlamento pone al Consiglio di Stato nell'interrogazione intitolata: ‘Situazione sociale e situazione sanitaria: quali risorse umane per gestire la crisi?’.
Per quanto riguarda la rete di assistenti sociali comunali, nel testo i socialisti ricordano che il rapporto sull'iniziativa (approvato in marzo dal Gran Consiglio) invitava il governo a “presentare misure concrete” per “garantire la presenza di assistenti sociali nei Comuni che ne sono sprovvisti e di sensibilizzare questi ultimi, con le rispettive autorità esecutive e legislative, a istituire queste figure professionali molto importanti per la nostra società”.
Nell'ambito, invece, dei Servizi cantonali di promozione e vigilanza del settore sociosanitario, il gruppo Ps ritiene che “che i focolai Covid nelle varie realtà e le numerose domande / richieste di aiuto relative al Covid stiano subissando questi Servizi”. Una situazione di sovraccarico “che rischia di mettere in pericolo la salute delle/dei dipendenti”. Insomma, i socialisti si chiedono “come e per quanto tempo potranno reggere le figure chiave di questi Servizi, che sembrano impegnate ben oltre il normale orario di lavoro”.