L'indagine 'SkillMatchSurvey-Ticino' sui fabbisogni delle aziende è giunta al termine. Si recluta all'estero soprattutto nei settori Informatica e Sanità
È stata completata l'indagine denominata 'SkillMatchSurvey-Ticino' su i profili in ingresso, competenze e formazione dei lavoratori nelle aziende ticinesi. Un progetto condotto dal Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (Deass) della Supsi e dalla Divisione della formazione professionale (Dfp) del Decs, nell'ambito del progetto Interreg SkilMatch-Insubria. Le 1836 aziende che hanno risposto al sondaggio, si legge in una nota, hanno fornito importanti indicazioni su caratteristiche dei profili in ingresso, competenze richieste e necessità di aggiornamento e attività di formazione in azienda. Il progetto di ricerca ha beneficiato della collaborazione del Dfe, dell'Aiti e della Società degli impiegati del commercio sezione Ticino.
L'analisi dettagliata dei dati sarà resa pubblica nelle prossime settimane, ma quanto emerge finora indica che nel mercato del lavoro ticinese è in corso un processo di 'upskilling', ovvero di aumento delle qualifiche professionale dei partecipanti al mercato del lavoro. Le professioni intellettuali e scientifiche, si fa notare, sono tra le più ricercate (una nuova entrata su cinque). Sebbene in sei casi su dieci i nuovi assunti sostituiscano personale in uscita, quattro su dieci sono nuove unità, che si aggiungono ai lavoratori esistenti e una di queste rappresenta un profilo professionale del tutto nuovo, che viene introdotto in azienda per la prima volta.
Il dato forte che emerge è che la formazione professionale e quella universitaria sono le più richieste ai lavoratori in ingresso nel mercato del lavoro ticinese; inoltre indipendentemente dalla taglia e settore di appartenenza dell'azienda, le competenze 'soft', ossia le capacità personali indipendenti dalla formazione, sono imprescindibili per chi si candida a un posto di lavoro. Un esempio: cerco un ingegnere. La laurea è una competenza 'hard'. La sua capacità di interagire al meglio con colleghi e clienti è una competenza 'soft', non data dai suoi studi in ingegneria. A fronte di questi fabbisogni le aziende faticano a reperire almeno un lavoratore su due, prevalentemente per inadeguatezza delle competenze o della formazione o per assenza di candidati. Le aziende più colpite da queste difficoltà sono quelle dei settori 'Informatica e comunicazione' e 'Sanità e servizi sociali'. A questo 'mismatch' (disallineamento tra domanda e offerta) le aziende rispondono in gran parte reclutando lavoratori all'estero o in altri cantoni.