Ticino

Guardie di confine, il trasferimento di Antonini era valido

Il Tribunale amministrativo federale respinge il ricorso dell'ex comandante degli agenti preposti alla sorveglianza dei confini ticinesi

L'ex comandante Mauro Antonini (Ti-Press)
4 giugno 2020
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“La misura è conforme alla legge e supportata da fatti sufficientemente stabiliti dall’incarto”. Così scrive il  Tribunale amministrativo federale nella diciassette pagine con cui conferma il provvedimento disciplinare adottato nel 2018 dal Comando del corpo delle Guardie di confine a carico dell’allora comandante della regione IV, il ticinese Mauro Antonini, ovvero il suo trasferimento a Berna con una nuova funzione. Una decisione cui ha fatto seguito, nel novembre di quell’anno, la revoca della funzione di comandante della regione guardie di confine IV. 

Antonini aveva quindi impugnato la misura, chiedendone l’annullamento, ma il Taf, con verdetto dello scorso 18 maggio e appena reso pubblico, ha respinto il ricorso. La vicenda è quella emersa tra la primavera e l’estate di due anni fa, quando si era appreso del malessere che serpeggiava fra  diversi agenti preposti alla sorveglianza e alla sicurezza delle frontiere ticinesi nei confronti dei vertici della regione iV, e quindi nei confronti di Antonini e dell’allora capo del personale. Gli agenti lamentavano diversi problemi: mobbing, stress, licenziamenti, politica del personale problematica, assenza di informazioni. Non solo. Erano emerse anche presunte irregolarità per esempio nella gestione, da parte dei vertici della regione IV, dei bonus, un determinato importo che la Confederazione mette annualmente a disposizione  per premiare i funzionari meritevoli. Si era parlato di una ‘Cassa nera’, circostanza svelata dal nostro giornale. Su queste presunte irregolarità è tuttora pendente l’inchiesta penale della Giustizia militare. E nell’attesa delle conclusioni di quest’ultima è stata sospesa quella amministrativa disposta da Berna. Dalla fine del novembre a comandare le guardie di confine regione IV è Silvio Tognetti.

La sentenza del Tribunale amministrativo federale non è definitiva. Patrocinato dall’avvocato Elio Brunetti, Antonini potrebbe impugnare il verdetto davanti al Tribunale federale.

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