Ticino

Al ristorante 'nome e numero di telefono solo se si vuole'

Accordo trovato con Berset: per accedere al locale non sarà obbligatorio lasciare i propri dati e i prorpi contatti.

Distanze (Ti-Press)
7 maggio 2020
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Non un obbligo, come inizialmente previsto, ma una possibilità. Da lunedì per recarsi al ristorante non sarà indispensabile fornire le proprie generalità e il proprio numero di telefono per consentire il 'contact tracing': si potrà decidere volontariamente se farlo o meno. L'allentamento di una delle misure più controverse nel piano di protezione allestito da GastroSuisse in collaborazione con la Confederazione in vista della riapertura del settore della ristorazione sarebbe stato deciso oggi durante un incontro tra l'associazione di categoria e il consigliere federale Alain Berset. Lo ha annunciato poco fa il presidente di GastroTicino (e vicepresidente nazionale) Massimo Suter su Facebook. I ristoranti dovranno tuttavia garantire la possibilità di raccogliere questi dati. 

«Verosimilmente la misura sarà implementata sotto forma di una domanda diretta fatta dal ristoratore al cliente: 'Vuole lasciare i dati?'», spiega Suter da noi contattato.

«Siamo sollevati, obbligare a fornire le proprie generalità sarebbe stato un problema – commenta il presidente di GastroTicino –. Più che i ristoratori, questa misura stava spazientendo la clientela e stava minando il giusto entusiasmo per il poter tornare a bere qualcosa assieme o mangiare in compagnia, pur con le distanze sociali».

Domani il Consiglio federale dovrebbe finalmente annunciare le misure definitive che i ristoratori dovranno rispettare per poter aprire a partire da lunedì. Un'incertezza durata fino all'ultimo che non ha mancato di sollevare critiche, tra le quali anche quelle del governo ticinese. L'impalcatura delle norme, precisa ancora Suter, non dovrebbe discostarsi da quanto già annunciato l'altro ieri.

 

 

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