Cadono le restrizioni speciali su industrie e cantieri, possono riaprire gli alberghi, mentre restano in vigore le misure sugli anziani
Il Ticino, da oggi, non è più un'eccezione nella lotta contro il coronavirus. È scaduta la scorsa mezzanotte l'ultima finestra di crisi che permetteva al nostro cantone di introdurre misure più severe rispetto a quelle previste dalla Confederazione. Cosa cambia? In sintesi:
Rimane invece in vigore, almeno fino al 10 maggio, il forte consiglio dal parte delle autorità ticinesi agli anziani di non recarsi a fare la spesa, così come la finestra loro dedicata tra l'apertura dei negozi e le 10 di mattina.
Rimangono chiusi o proibiti per ora e riprenderanno dal 11 maggio:
Rimangono chiusi o proibiti (almeno fino al 8 giugno e previa decisione del Consiglio federale del 27 maggio)
In Ticino di fatto cadono tutte le restrizioni speciali in ambito economico, come quelle che imponevano alle aziende che volevano impiegare più del 60% del proprio personale di chiedere un'autorizzaione qualora vi fossero più di 10 perone in contemporanea. Cadono le restrizioni sui cantieri (fino a ieri, ma praticamente sino a giovedì scorso, potevano lavorare in contemporanea solo 15 operai). Possono riaprire anche gli alberghi, con l'obbligo di riservare i servizi di ristorazione ai soli clienti dell'hotel. Tutti, ovviamente, devono garantire le misure di igiene accresciuta e di distanza sociale, pena il non poter tenere aperto.