È quanto chiede l'Ocst alla Seco. Mentre Unia chiede la garanzia dei salari per i dipendenti
Il sindacato Ocst ha chiesto alle autorità federali di estendere il diritto alle indennità di disoccupazione a favore dei disoccupati che stanno terminando il loro periodo di durata massima. ″La difficile situazione mette in grave difficoltà la maggior parte delle attività economiche nel nostro Cantone e presto in tutta la Svizzera″. In questo scenario ″è a tutti evidente come tutti i settori dell’industria, dell’edilizia e artigianato e dei servizi in generale hanno altre priorità che non cercare manodopera″. In una situazione che rischia di continuare per settimane, se non mesi, ″le persone oggi in disoccupazione sono pressoché impossibilitate a reperire un impiego e rischiano di esaurire il loro diritto alle prestazioni proprio in questo periodo″.
I costi per il contenimento della crisi legata al coronavirus non devono gravare sui lavoratori. Lo sostiene il sindacato Unia, indicando che i diritti dei dipendenti devono essere inderogabilmente protetti. Non sono ammessi licenziamenti, tagli di stipendio o ferie obbligatorie. ″I salari devono essere garantiti″, scrive Unia in una nota, chiedendo anche misure politiche per far fronte a questa situazione.
A molti dipendenti, scrive Unia, non è ancora chiaro quali saranno gli sviluppi di tale situazione di emergenza legata al coronavirus e alle chiusure stabilite dal Consiglio federale fino al 19 aprile: ad esempio, in caso di lavoro a orario ridotto, oppure in merito alla situazione legale nel caso in cui i genitori si occupano dei figli a casa e non si presentano al lavoro.