Ticino

Coronavirus, Novartis: 'Frontalieri italiani lavorate da casa'

La multinazionale svizzera conferma di aver adottato anche questa misura. Toccata la sede di Locarno

Sede locarnese (Ti-Press)
6 marzo 2020
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Emergenza coronavirus: Novartis chiesto ai propri dipendenti frontalieri di lavorare da casa. La notizia, che riguarda la sede di Locarno, è stata confermata dal portavoce dell'azienda: "In questa fase, monitoriamo attentamente le informazioni provenienti dal Ufficio federale della sanità pubblica, dalle organizzazioni globali come il Center for Disease Control and Prevention (Cdc) e dall'Organizzazione mondiale della sanità. Seguendo le raccomandazioni del Cdc, i frontalieri dall'Italia dovrebbero lavorare da casa fino a nuovo avviso".

Il portavoce ha precisato inoltre che che "il nostro obiettivo principale è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e pazienti in Svizzera e nel mondo". Per questo, a livello aziendale, sono state decise tre misure: "Attivazione di una task force globale per valutare continuamente la situazione, coordinare e aggiornare le misure. Istruzioni ai dipendenti su come ci si può proteggere dall'infezione. Comunicazione degli avvisi di viaggio aggiornati in conformità con i livelli di allarme forniti dal Cdc".