Anche la Diocesi di Lugano adotta immediate misure per far fronte al possibile contagio di coronavirus. Pronto un 'vademecum' per i parroci
Via l'acqua benedetta dalle santiere e nessuno scambio della pace. Anche nelle chiese ticinesi si prendono precauzioni immediate contro il coronavirus.
La Diocesi di Lugano, poco fa, ha infatti diramato un 'vademecum' diretto ai propri parroci, invitati a seguire alcune misure decise dal vescovo Lazzeri.
Facendo seguito alle indicazioni del Consiglio di Stato e del Medico Cantonale, i presbiteri e gli animatori liturgici che “avvertono sintomi influenzali sono dispensati dai loro doveri e devono rimanere a casa”. I fedeli – si rende noto ancora – riceveranno la “Comunione sulla mano e non in bocca”.
Come detto: niente scambio della pace, il rito – si legge – è 'omesso' e niente acqua benedetta nelle santiere. “È importante – aggiunge – che tutte le persone impegnate nella celebrazione dell'Eucarestia si lavino accuratamente e più volte le mani con il sapone o con liquido igienizzante”. Infine: “i presbiteri, i diaconi e i ministri straordinari, immediatamente prima di distribuire il Corpo di Cristo ai fedeli, si lavino le mani, possibilmente con un liquido igienizzante”.
Le misure entrano in vigore immediatamente e sono valide fino a nuova comunicazione.