Il consigliere nazionale della Lega torna sulla mancanza di misure al confine per tutelare la popolazione ticinese
"Il dato saliente delle fumose comunicazioni ufficiali odierne sull’emergenza coronavirus è che continuano a non essere previste misure ai confini con l’Italia per tutelare la popolazione ticinese". Nel frattempo, aggiunge il consigliere nazionale della Lega dei ticinesi Lorenzo Quadri, "nella Penisola i morti sono saliti a 7, quasi tutti in Lombardia". Il municipale di Lugano torna sull'assenza di misure alla frontiera con l'Italia.
Lo fa con un comunicato diffuso in serata in cui ricorda che "i Paesi limitrofi all'Italia hanno invocato e anche applicato misure al confine: vedi le richieste dei comuni confinanti con la Penisola e i blocchi ferroviari da parte dell'Austria". Stati più lontani, "come la Romania e perfino Israele hanno imposto la quarantena a chi torna dalla Lombardia o dal Veneto. E questo stesso provvedimento è stato decretato addirittura da Regioni del Mezzogiorno italiano". Secondo Quadri, "Berna sottovaluta colpevolmente le conseguenze della collocazione geografica del Ticino comporta per la sua popolazione".