Terzultimo per rapporto al totale della spesa pubblica. Le ragazze che conseguono la maturità sono triplicate nel corso degli ultimi 30 anni
La spesa per l’educazione è cresciuta molto in termini assoluti tra il 1990 al 2016 e in maniera costante in termini percentuali (dal 18,3% al 23% della spesa complessiva di Cantoni e Comuni. Nel confronto intercantonale, il Ticino risulta però essere al 23mo posto (su 26) se si prende a riferimento il rapporto tra spesa per l’educazione e spesa pubblica complessiva.
Al primo posto Friburgo (4,5%), all’ultimo il Grigioni (19,1%). Posizione, quella del Ticino, che scende al 24mo posto se invece tale rapporto è fatto rispetto al Prodotto cantonale lordo (il 3,9%). Friburgo spende più del doppio (8,2) rispetto al Pil.
È uno dei dati salienti che emergono sfogliando 'Scuola ticinese in cifre 2019', una pubblicazione annuale curata dal servizio di statistica della Divisione della scuola del Decs e che prende in considerazione tutti gli ordini scolastici: dalla grado primario al quello terziario universitario e no.
Per rimanere al Grado secondario I (la scuola media), dalla statistica relativa all’anno scolastico 2017/2018 emerge che a frequentare tutti e due i corsi attitudinali nel secondo biennio erano tendenzialmente allieve (61,9% contro il 53,5% dei maschi), allievi svizzeri (63,8% contro il 38,3 degli stranieri) e di madre lingua italiana (61,8% conto il 41,7% di altra lingua madre). Gli allievi che frequentavano le scuole medie nell’anno 2017/2018 erano 12’911 su un totale di 56’245.
A frequentare entrambi i corsi base erano invece tendenzialmente allievi maschi (27,8% conto il 21,6% delle femmine), stranieri (38,8% contro il 20,3% degli svizzeri) e allievi non di lingua madre italiana (34% contro il 22,3%). "Ciò indica che oggi la probabilità di avere accesso ai corsi attitudinali e alle opportunità formative e professionali che la loro frequenza consente è statisticamente correlata a fattori inalterabili di tipo personale, aspetto problematico che necessita di un cambiamento", scrive Manuele Bertoli, consigliere di Stato e direttore del Decs nella prefazione della pubblicazione.
Altro dato interessante riguarda l’evoluzione de tasso di maturità liceale e cantone di commercio degli allievi domiciliati in Ticino secondo il sesso. Il tasso dei ‘maturati’ maschi è stabile da un trentennio (passando dal 22% del 1980 al 23,2% del 2016). Il tasso delle ragazze con un diploma di maturità è quasi triplicato: dal 12,6% del 1980 al 31,4% del 2016.