Ticino

Licenziato dal Cdt per una 'filastrocca non gradita'

Syndicom rende noto l'allontanamento del responsabile della rivista ExtraSette, 58enne padre di due figli ancora gli studi: 'Assenza di umanità da parte del Corriere'

L'uomo licenziato lavorava da 24 anni presso il giornale (Ti-Press)
6 febbraio 2020
|

Una filastrocca non gradita, pubblicata nell'edizione nr. 48 di venerdì 29 novembre di ExtraSette, inserto del Corriere del Ticino, è costato il posto di lavoro al redattore responsabile della rivista. Lo rende noto il sindacato syndicom denunciando una mancanza di responsabilità sociale da parte della direzione della società editrice del Corriere del Ticino. «Al momento syndicom è in attesa di ricevere il dossier completo riguardante il collaboratore, sollecitato a più riprese ma non ancora pervenuto», afferma Nicola Morellato, segretario regionale di syndicom. «Quanto avvenuto non solo dimostra un'assenza di responsabilità e di umanità da parte del Corriere del Ticino, ma fa emergere un problema di libertà di opinione e d'informazione nonché di libertà sindacale», continua ancora Morellato ricordando che il redattore colpito da licenziamento è da anni delegato sindacale -presidente del settore media di syndicom Ticino - lavorava da 24 anni presso il giornale, ha 58 anni e due figli ancora agli studi. Nel frattempo è arrivata anche la solidarietà da parte di Ssm, il sindacato svizzero dei massmedia che "auspica che le parti in causa possano trovare una soluzione".

«Nelle prossime settimane - anticipa Morellato - come sindacato ci faremo promotori di un comitato per la difesa del settore giornalistico in Ticino allargando l'invito a tutte le organizzazioni di settore attive sul territorio (Associazione ticinese dei giornalisti, Ssm) proprio per far capire che la libertà d'informazione e la pluralità d'opinione sono beni importantissimi in una società democratica». I media cartacei stanno attraversando un periodo di cambiamenti epocali. Le abitudini dei lettori stanno mutando e gli introiti pubblicitari si sono assottigliati. «Con il comitato vorremo sensibilizzare l'opinione pubblica e i politici a un'attenzione accresciuta verso i giornali. Nel canton Vaud si sono decisi degli aiuti finanziari alla stampa locale. Iniziative che potrebbere essere proposte anche in Ticino», conclude Morellato.

In una nota diffusa in serata, l'Associazione ticinese dei giornalisti ha voluto esprimere la sua piena solidarietà nei confronti del giornalista, invitando le parti a trovare le modalità per ristabilire un dialogo.