Ticino

Pacchetto socialità, ecco le reazioni della politica

Durisch (Ps): ‘Un passo dovuto’. Marchesi (Udc): ‘Si continua a mettere cerotti’. Agustoni (Ppd): ‘Ok, ma manca il ceto medio’. E sulla fiscalità...

17 ottobre 2019
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«È un primo passo importante, dovuto – commenta Ivo Durisch, capogruppo socialista in Gran Consiglio, in merito alle misure presentate dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa –. Il governo sta riconoscendo che i tagli fatti in passato hanno portato le famiglie e le persone sole a delle situazioni molto problematiche». Per Durisch i messaggi sulla scuola e sulla socialità, così come il risanamento della Cassa pensioni dello Stato e gli investimenti nel trasporto pubblico «sono delle priorità per i cittadini che vanno portate avanti indipendentemente dal pacchetto fiscale». Il capogruppo del Plr Alex Farinelli per ora non entra nel merito delle misure indicate dal Dss: «Dal profilo tecnico sono parecchie le proposte in ballo e devono essere ancora approfondite dal parlamento. Sul piano politico è buona cosa che dal governo sia arrivato il terzo messaggio, quello appunto sulla riforma sociale: adesso l’accordo raggiunto in Consiglio di Stato lo vediamo tradotto nero su bianco». I partiti «sono quindi nella condizione, in parte, di decidere come posizionarsi rispetto a quell’accordo», osserva Farinelli. «Tutte le misure annunciate sono interessanti – rileva Maurizio Agustoni, capogruppo dei popolari democratici –, soprattutto l’incremento e l’estensione della franchigia sul reddito lavorativo delle persone al beneficio delle prestazioni Laps. Questo stimolo dimostra che la socialità oltre a una spesa può anche essere considerata un investimento». Secondo Agustoni il principio che sorregge l’accordo politico trovato in governo, sgravi fiscali da un lato e maggiori uscite per la socialità e per la scuola dall’altro, «è condivisibile» anche se «manca per adesso nel pacchetto un’attenzione per il ceto medio». Afferma il capogruppo della Lega Michele Foletti: «Credo che De Rosa stia andando nella giusta direzione. Con questo messaggio propone una semplificazione delle procedure e riguardo ai sussidi per i premi di cassa malati mi sembra che le misure prospettate siano coerenti con l’idea di voler aiutare chi veramente ne ha bisogno. Si prevedono poi degli incentivi affinché chi oggi è in assistenza possa entrare o rientrare nel mondo del lavoro. Nel complesso il mio giudizio è quindi positivo». Dice il deputato e presidente dell’Udc Piero Marchesi: «Va tutto bene ed è tutto giusto, ma il problema è che si continua a mettere cerotti per cercare di aiutare i cittadini ticinesi il cui reddito è sempre più esiguo. Occorre andare allora alla causa di questa situazione e la causa è la libera circolazione, che ha ridotto il potere d’acquisto e provocato così l’impoverimento, soprattutto, del ceto medio. Che pertanto necessita sempre più del sostegno statale».

E sul fisco si profilano due rapporti

L’attuazione delle riforme sociale e scolastica dipende dalla sorte della riforma ‘madre’, cioè quella fiscale. Il relativo messaggio governativo è al vaglio del Gran Consiglio, e meglio di una sottocommissione della Gestione coordinata da Farinelli. A che punto siamo? «Martedì Farinelli e io – riprende Foletti – presenteremo una bozza di rapporto, che è in corso di allestimento, con cui proponiamo l’adesione alle misure indicate dal Consiglio di Stato, accelerando la tempistica». Ovvero? «Vorremmo poter garantire una riforma complessiva della Legge tributaria nel più breve tempo possibile, cosa chiesta da più parti», spiega Farinelli. E mentre anche da parte di Agustoni giunge la conferma che il pacchetto fiscale è in dirittura d’arrivo («Verrà votato entro la fine dell’anno, forse già a novembre»), Durisch frena: «Sulla fiscalità abbiamo una nostra proposta, meno incisiva per le finanze del Cantone rispetto a quella elaborata dal governo, e cercheremo di portarla avanti nel dibattito che sosterremo in Gran Consiglio».