Il Gran Consiglio, con i voti di Plr, Ps, Verdi, Mps e Pc boccia l'iniziativa di Giorgio Ghiringhelli. Che replica: "Andremo alle urne, e vinceremo"
Sul rimborso delle spese procedurali verso chi viene assolto da reati commessi per legittima difesa si esprimerà il popolo. Lo conferma l'iniziativista Giorgio Ghiringhelli pochi istanti dopo che il Gran Consiglio, con 50 favorevoli, 35 contrari e un astenuto, ha dato il via libera al rapporto di maggioranza (firmato dal liberale radicale Giorgio Galusero) che chiedeva, appunto, di bocciare l'iniziativa.
Insomma, non è finita. "Sarebbe finita qua se il Gran Consiglio avesse approvato il controprogetto contenuto nel rapporto di minoranza di Sabrina Aldi (Lega) – dichiara Ghiringhelli fuori dalla tribuna del Gran Consiglio dalla quale ha seguito il dibattito –. Abbiamo sempre detto che in questo caso avremmo ritirato l'iniziativa, in modo da evitare i costi di una votazione popolare il cui esito per noi è scontato in nostro favore".
Plr, Ps e Verdi, continua il ‘Guastafeste’ "hanno oggi vinto un round, bravi. Però fra un paio di mesi, quando toccherà al popolo esprimersi sull'argomento, credo che a ridere saremo noi. Prenderanno una legnata, perché stiamo toccando un problema che concerne indirettamente la sicurezza, e il popolo ticinese ha già dimostrato in più di un'occasione di essere sensibile al tema".
A sostegno della sua tesi, Ghiringhelli ricorda "che il Ticino è stato il Cantone che maggiormente ha votato a favore dell'iniziativa federale per l'espulsione dei criminali stranieri, ed è stato l'unico Cantone di tutta la Svizzera pochi mesi fa a votare contro le normative europee in materia di armi. Sono segnali di cui questi partiti che hanno votato contro in Gran Consiglio non hanno voluto tenere conto, quindi vedremo se loro sono davvero rappresentativi e rappresentanti del popolo".
L'iniziativa, lo ricordiamo, è stata promossa nel 2016 e ha raccolto 9'248 firme.