La firma del documento si terrà venerdì prossimo. Chiariti i punti inerenti la ricerca, il personale e l'organigramma
La firma dell’accordo fra Cardiocentro ed Ente ospedaliero cantonale (Eoc) si terrà venerdì prossimo . Il documento, che giungerà sul tavolo del governo questo mercoledì, si sviluppa in quindici punti che oggi sono stati, in parte, anticipati dal 'Caffè'.
Fra gli aspetti più delicati quello relativo al finanziamento della ricerca medico-scientifica, per la quale il Cardiocentro aveva destinato circa 5 milioni di franchi l’anno attraverso la Fcre (Foundation for cardiological research and education). Sulla ricerca il Cardio ha chiesto che nell’accordo fosse aggiunta una 'precisazione'. In un allegato si legge: “Una parte del patrimonio mobile (netto) figurante nel contratto di trasferimento dovrebbe essere consacrato al mantenimento e allo sviluppo delle attività di ricerca. La Fondazione Cardiocentro ha quindi deciso di principio di destinare due terzi del proprio patrimonio finanziario alla Fcre, per contribuire al proseguimento dell’attività oltre il 2020. La parte restante del patrimonio verrà invece destinata al fondo del nuovo Istituto Cardiocentro”. Grazie a questi fondi Il personale e le relative attività di ricerca sperimentale rimarranno "di competenza della Fcre, nei confronti della quale l’Eoc non si assume alcun impegno né giuridico né finanziario”.
Come già noto tutti i contratti di lavoro dell’attuale Cardiocentro saranno ripresi dall’Ente. I pochi contratti individuali "attualmente non conformi alle normative sul personale in vigore presso l’Eoc saranno mantenuti per un periodo di almeno due anni. In seguito verranno adattati”. È stato inoltre concordato che il Cardiocentro trasmetterà all’Eoc tutti i contratti di lavoro esistenti immediatamente dopo la firma dell’accordo, quindi a partire dal prossimo 9 agosto.
Direzione a 'due teste'
Il nuovo organigramma prevede una direzione a 'due teste': un direttore amministrativo, Massimo Manserra (attualmente vice direttore del Cardio) e un direttore sanitario, Tiziano Cassina (attualmente primario di cardioanestesia e cure intensive). Come annunciato pubblicamente alcuni mesi fa dal Cardiocentro, l’attuale direttore amministrativo, Dante Moccetti, non sarà più nell’organico, come pure il padre, Tiziano. Il direttore accademico sarà Giovanni Pedrazzini, direttore scientifico Stefanos Demertzis e responsabile infermieristico Stefano Bernasconi. Manserra, Cassina, Pedrazzini e Bernasconi saranno membri del Consiglio di direzione dell’Istituto. Il futuro Istituto Cardiocentro si integrerà nell’Ente alla stregua dell’Istituto oncologico e del Neurocentro.
Una volta firmata l’intesa verrà confermato il ritiro dell’iniziativa popolare lanciata lo scorso autunno dal gruppo Grazie Cardiocentro per opporsi all’integrazione nell’Eoc.