Ticino

Clima, gli studenti tornano in piazza il 24 maggio

Confermato anche in Ticino il secondo sciopero mondiale. Berger (Decs): ‘La prima giornata è stata molto positiva’. In vista un incontro

Ti-Press
7 maggio 2019
|

Il secondo sciopero mondiale per il clima il 24 maggio toccherà nuovamente anche il Ticino. La richiesta per un incontro in vista della manifestazione, che cade di venerdì, è giunta sul tavolo del Dipartimento competente, quello dell’Educazione (Decs), che nei prossimi giorni incontrerà i delegati del Coordinamento cantonale per entrare nel merito di quanto si intende proporre durante la seconda giornata di rivendicazione planetaria. La prima, organizzata il 15 marzo scorso, era stata un successo soprattutto dal punto di vista della partecipazione: secondo gli organizzatori vi avevano aderito in totale quattromila studenti, e il corteo nel pomeriggio a Bellinzona con destinazione Palazzo delle Orsoline aveva praticamente riempito piazza Governo. «Sì, l’incontro in vista dello sciopero del 24 maggio ci sarà», conferma alla ‘Regione’ il capo Divisione scuola Emanuele Berger. Servirà a capire quali sono le intenzioni e il programma del Coordinamento cantonale. Come giudica il Decs l’esperienza di marzo? «Possiamo dirci senz’altro soddisfatti di come sono andate le cose. Anche in quell’occasione vi era stata una discussione preliminare. Ci eravamo messi d’accordo sulle modalità con cui affrontare lo sciopero, che sono poi state seguite». In pratica l’assenza di chi voleva partecipare all’evento doveva essere annunciata, affinché fosse considerata come assenza giustificata. In vista del 24 maggio è però prematuro entrare nei dettagli: il Dipartimento vuole prima incontrare i giovani. «Certamente il Decs non ha cambiato posizione sul fatto che si tratti di una buona causa. Sulle modalità specifiche del prossimo sciopero – conclude Berger – dovremo però parlarne con il Coordinamento». 
Intanto sono in fase di allestimento nei vari Dipartimenti le risposte alle lettere che sono state recapitate dai giovani a ciascun consigliere di Stato durante il sit-in della settimana di Pasqua. Se il governo, come aveva ventilato il suo presidente Christian Vitta, terrà poi un incontro con i ragazzi, non è però ancora stato deciso.