Il tema centrale della manifestazione del 24 maggio a Bellinzona è l'impatto ambientale delle banche svizzere. Il Decs ha autorizzato gli studenti a saltare le lezioni pomeridiane
Il tema centrale dello 'Sciopero per il clima' del prossimo venerdì 24 maggio saranno le banche e il loro impatto sull'ambiente. In Ticino la manifestazione si svolgerà a Bellinzona: partirà da Largo Elvezia alle 14:00 e terminerà in piazza governo. "È importante che chiunque sia sensibile al tema dei cambiamenti climatici scenda in piazza a farsi sentire in occasione della nuova legislazione" sostengono i giovani del Coordinamento cantonale. L'obbiettivo del movimento 'Sciopero per il clima' è mantenere la pressione sulla politica sul tema dei cambiamenti climatici affinché ci sia un cambiamento di tendenza "netto". La manifestazione del 24 maggio avrà luogo in 21 città svizzere.
Lo scopo dei promotori per questa edizione, oltre richiamare ancora una volta l'attenzione dei politici, è dare maggior risalto al mondo finanziario e ai suoi costi ambientali. "Le svizzere UBS e Credit Suisse sono corresponsabili di emissioni di CO2 ventidue volte maggiori dell'intera popolazione svizzera" scrive Felipe Pedrazzini del Coordinamento cantonale. I giovani non sono disposti a fare sconti a nessuno: "In particolare sarà messo sotto inchiesta il finanziamento da parte delle banche dell'industria dei combustibili fossili, puntando il dito soprattutto contro le due banche svizzere presenti nell'elenco delle trenta banche maggiormente contribuenti in questo ambito". Ciò che chiedono i ragazzi alle banche è di cessare immediatamente questi investimenti; alla politica di attuare provvedimenti per promuovere questo cambiamento.
Assenze giustificate?
A proposito dello sciopero Il Coordinamento cantonale ha incontrato nei giorni scorsi la direzione del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs) per discutere sulle assenze scolastiche in vista del prossimo appuntamento. "Per la manifestazione del 24 maggio il Decs ci ha concesso condizioni simili a quelle dello scorso 15 marzo. Stavolta però potremo saltare soltanto le lezioni pomeridiane, mentre al mattino dovremo stare a scuola" ci racconta Rudi Alves. Questo vuol dire che "purtroppo non potremo svolgere le attività di laboratorio e discussione sui temi che riguardano i cambiamenti climatici".
Le lettere al Consiglio di Stato
Rispetto alle lettere che i giovani dello 'Sciopero per il clima' hanno consegnato ai consiglieri di Stato, al momento tutto tace. I ragazzi, che durante la settimana di Pasqua hanno portato avanti un sit-in a Palazzo delle Orseline, per ora hanno ricevuto solo delle rassicurazioni da parte del Consiglio di Stato: 'Ci hanno detto che probabilmente settimana prossima cominceranno ad arrivare le risposte". Interpellate dalla 'Regione' fonti di governo hanno confermato che le risposte sono in fase di revisione da parte di ogni capo Dipartimento.