Il Consiglio di Stato ha licenziato un messaggio che prevede un credito di 500mila franchi per contribuire alla creazione e all'espansione della rete
Il Consiglio di Stato ha licenziato un messaggio con la richiesta di un credito per sostenere i progetti di «bike sharing» negli agglomerati.
“Il credito di 500mila franchi è stato integralmente utilizzato per contribuire alla creazione rispettivamente all’espansione dei sistemi di «bike sharing» negli agglomerati di Locarno e di Lugano”, si legge nel comunicato diffuso dal Dipartimento del territorio. Per sussidiare in particolare la realizzazione di sistemi analoghi negli agglomerati di Bellinzona e Chiasso-Mendrisio, il Consiglio di Stato propone al Gran Consiglio di stanziare un nuovo credito di 550mila franchi.
“I risultati del Microcensimento 2015 sulla mobilità e i trasporti indicano che in Svizzera il 42.9% degli spostamenti effettuati per recarsi al lavoro è inferiore ai 5 chilometri (il 55.3% in Ticino). Questa percentuale aumenta al 72.6% per quelli legati agli acquisti e al 73.7% per gli spostamenti legati alla formazione. Considerando che la bicicletta costituisce una modalità di spostamento molto efficace sulle distanze porta a porta fino a 5 chilometri, si intuisce l’enorme potenziale che risiede nella mobilità ciclabile quale vettore di trasporto per i tragitti utilitari casa-lavoro e casa-scuola”.
“Tramite la progressiva realizzazione dei percorsi ciclabili regionali, di posteggi Bike+Ride presso le stazioni Tilo e con il sostegno ai sistemi di «bike sharing», si favorisce l’uso della bicicletta come mezzo per gli spostamenti quotidiani sulle brevi distanze, anche in combinazione con l’utilizzo del trasporto pubblico (intermodalità). Si prevede altresì lo svolgimento di un monitoraggio che, sulla base degli spostamenti effettuati, valuti l’impatto del «bike sharing» sulla ripartizione modale in favore della mobilità lenta e della combinazione bicicletta-trasporto pubblico. Si può dire sin d’ora che la realizzazione di sistemi di «bike sharing» ha sensibilizzato i Comuni sull’opportunità di sviluppare maggiormente la mobilità lenta e in particolare di attuare percorsi ciclabili locali, complementari a quelli regionali”.