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Brissago, il bike sharing impone strade sicure

Credito di 170mila franchi in Consiglio comunale per le postazioni delle bici. Per evitare la pericolosa litoranea, ciclisti deviati sulla strada collinare

18 gennaio 2021
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Nella primavera del 2022, la rete di bike sharing conoscerà un importante ampliamento nel Bellinzonese, abbracciando, oltre ai vari quartieri della capitale, anche Comuni della cintura come Arbedo-Castione e Lumino spingendosi verso il Moesano. A fine anno, se le previsioni troveranno conferma, il Sopraceneri potrà contare su 170 postazioni e una flotta di oltre 750 due ruote a disposizione dell'utenza. Ed è per questa ragione che anche Brissago, non può stare alla finestra a guardare gli altri pedalare.

Il Municipio, da tempo, si è mosso per vedere di dotare il Comune di questa interessante offerta nel campo della mobilità dolce e rispettosa dell'ambiente. In una serie d'incontri con i responsabili del progetto cittadini, l'autorità del borgo di confine ha potuto approfondire e affinare il progetto, così da poter offrire, anche ai suoi turisti, durante la bella stagione, la possibilità di spostarsi in sella alla bici. Negli scorsi giorni, l'autorità municipale ha licenziato all'indirizzo del legislativo una richiesta di credito di 170mila franchi per la realizzazione, in paese, di 6 postazioni e 18 ebike della rete di bike sharing. L'intenzione dell'Esecutivo, come noto, è quella di creare una sorta di servizio interno al Comune, con la possibilità di collegare le tre Coste con l'asse viario principale e la rete di trasporto pubblico, attraverso l'impiego di bici con pedalata assistita, in modo da consentire a chiunque di superare i dislivelli esistenti.

La litoranea è troppo pericolosa, il tracciato sale in collina

Tra le criticità emerse, lo ricordiamo, vi è quella del pericolo rappresentato dal forte traffico lungo la litoranea. Mancando una pista ciclabile e presentando, la cantonale, diversi restringimenti, si creerebbero situazioni di potenziale pericolo per gli utenti deboli della strada (soprattutto anziani e turisti non pratici della zona). La soluzione più volte ventilata è quella di sfruttare le strade collinari per collegare Brissago a Ronco s/Ascona e Ascona. Non a caso, anche il Municipio di Ronco sta pianificando gli interventi per arrivare a pedonalizzare (e valorizzare) Via Gottardo Madonna, il percorso panoramico con vista lago che dovrà diventare, in un futuro prossimo, un'attrattiva per escursionisti, ciclo amatori e famiglie e non più una ”scorciatoia” o un'alternativa per le automobili. Almeno fino alla costruzione della galleria Moscia-Acapulco, panacea a tutti mali, che permetterà di evitare il pericoloso tratto nei pressi di Ascona, la sua realizzazione, tuttavia, avrà tempi di realizzazione non proprio immediati: si parla del credito di costruzione nel 2022 e della sua apertura a cavallo tra il 2029 e il 2030. 

Così il Gambarogno ha risolto la questione

La possibilità di far slittare l'introduzione del bike sharing in attesa della realizzazione di percorsi ciclabili sicuri era stata discussa a suo tempo anche dal Consiglio comunale di Gambarogno, che aveva comunque optato per l'introduzione del sistema di bici condivise. Nel frattempo, sulla sponda sinistra del Lago Maggiore diversi progetti per i percorsi riservati alla mobilità lenta sono approdati a buon fine. Fra questi, segnaliamo che lo scorso novembre sono iniziati i lavori per la pista ciclopedonale che collegherà Quartino a Magadino. Mentre nel frattempo sono stati approvati il progetto e il credito per il tratto che andrà dalla diga della Pepa (accesso al comparto delle Bolle di Magadino) alla Casa comunale. In questo caso il cantiere è previsto a partire da quest'anno. Quest'ultimo tratto, che sarà realizzato in collaborazione con il Patriziato, comprende pure la valorizzazione ambientale. Insieme i due percorsi toglieranno le biciclette dalla strada cantonale, in corrispondenza di una strozzatura che per i ciclisti può risultare pericolosa.  

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