Al comitato cantonale di Mendrisio approvati i 90 candidati al Gran Consiglio. Obiettivo passare da 24 a 26 seggi.
"Sinceramente a noi non interessa chi sarà così gentile di lasciarci uno, o più posti in Consiglio di Stato. E nemmeno in Gran Consiglio. Nessuno ci aiuterà per cui sarebbe una tattica suicida aiutare noi qualcun altro". È un appello a non disperdere voti, a stare compatti verso l'obiettivo di raddoppio dei posti in governo quello lanciato dal presidente del Partito liberale radicale ticinese Bixio Caprara questa mattina al comitato cantonale straordinario di Mendrisio. Comitato dove l'attuale consigliere di Stato Plr Christian Vitta ha pure ribadito l'obiettivo minimo di seggi da conquistare in parlamento: 26, ovvero due in più degli attuali.
La lista del Gran Consiglio, così come i candidati alle giudicature di pace, è stata approvata per acclamanzione dalla sala. Entusiasmo che Caprara ha finto di saggiare con un visore di realtà virtuale: "Mi hanno detto che con questo possono controllare la motivazione dei presenti per la sfida elettorale. Vedo dei colori molto intensi e me ne rallegro".
L'appuntamento di stamattina è pure stato l'occasione per Caprara di commentare l'attualità politica, a partire dalla questione dei rimborsi spesa forfettari del Consiglio di Stato e dell'ex cancelliere Giampiero Gianella, approdata giovedì in parlamento con un nulla di fatto.
"State attenti a chi fa denuncie che si squagliano al sole - ha chiosato il presidente Plr, alludendo a Matteo Pronzini (Mps) -. Attenzione a dare credito a notizie roboanti, che i media sono loro malgrado costretti a riprendere. Si rischia di entrare in un circolo vizioso estremamente pericoloso".
Poi la stoccata alla Lega: "In Commissione della gestione, due colleghi leghisti hanno firmano il rapporto di maggioranza [sui rimborsi] e dieci giorni dopo hanno votano il contrario. Questo sarebbe il modo serio di lavorare rispettando le istituzioni?".