Rinuncia a lanciare il Referendum l'Unione associazioni dell'edilizia, che osserva: 'è stata ostacolata addirittura mediante affermazioni false'
Addio per sempre alla Lia. A seguito della decisione del Gran Consiglio di abrogare, di fatto, la Legge sulle imprese artigianali (LIA), le 13 associazioni professionali affiliate all’Unione Associazioni dell’Edilizia (UAE) hanno dibattuto - si legge in una nota stampa odierna - sulla possibilità di opporsi a tale decisione mediante l’esercizio del diritto di referendum popolare, uno dei diritti politici fondamentali. "Dopo una prima discussione di fondo, tenutasi lunedì, è stato concesso un ulteriore termine – anche in considerazione del fatto che alcuni comitati direttivi dovevano ancora riunirsi – per esprimere la propria posizione in merito a questa importate opportunità. Il termine in questione scadeva questa mattina e le risposte rientrate dalle varie associazioni hanno decretato – a maggioranza – di non procedere con il lancio di un referendum”.
Nello stesso comunicato stampa, l'Uae osserva: “Questa decisione, democratica, è scaturita essenzialmente dall’indiscutibile mancato convinto sostegno da parte della maggioranza politica e dall’esaurimento delle energie, investite senza risparmio dalla nostra Associazione per salvaguardare una legge fortemente voluta e per combattere un’opposizione basata semplicemente sulla demagogia e che non ha saputo proporre alternative concrete. La LIA è stata ostacolata addirittura mediante affermazioni false, come quella riferita all’incostituzionalità della legge che, al contrario, non è mai stata sancita. Semmai l’incompatibilità (di alcuni aspetti) della LIA è riferita alla Legge federale sul mercato interno (LMI), che è tutt’altra cosa. Sarebbe stata sufficiente un’esclusione – come per altro indicato dalla COMCO – delle imprese d’Oltralpe e uno degli aspetti deboli fondamentali sarebbe stato risolto. La politica ha scelto un’altra strada, tutta in salita e poco opportuna, dando comunque delle garanzie di attuazione. In questo senso l’Unione Associazioni dell’Edilizia conferma la propria disponibilità a collaborare ulteriormente, ma non nel ruolo di comparsa come spesso accaduto in questa stagione politica”