Ticino

Naufraga l'intesa elettorale tra Lega e Udc

Nessuna lista unica per i due partiti, che correranno da soli sia per le cantonali sia per le federali

Il presidente Udc Piero Marchesi (Foto Ti-Press)
24 ottobre 2018
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Il matrimonio è saltato. Lega e Udc non hanno trovato un'intesa per correre assieme per il Consiglio di Stato, il prossimo mese di aprile. Lo rendono noto i due movimenti in un comunicato stampa congiunto. “Una possibile collaborazione elettorale per le federali – prosegue la nota – sarà valutata dopo l'appuntamento cantonale”. 

“La mancata sottoscrizione di un accordo elettorale cantonale – si legge ancora – non è ascrivibile al fatto di avere obiettivi politici differenti. La Lega dei Ticinesi e l’Udc intendono comunque continuare a lavorare costruttivamente sui punti che li accomunano, cercando di dare delle chiare risposte ai problemi dei ticinesi e nel far fronte comune a sostegno dell’iniziativa sull’Autodeterminazione, contro la libera circolazione delle persone e contro l’accordo quadro”.

Pomo della discordia, ricordiamo, è stata la configurazione delle liste per le due elezioni. La prima frattura è andata in scena domenica sera, quando la seduta plenaria dei "colonnelli" leghisti aveva bocciato sonoramente le due ipotesi d'intesa scaturite da un primo mini-summit tra le parti. No, quindi, a una lista per il Consiglio di Stato con tre leghisti e due democentristi unita a una lista per gli Stati con un rappresentante leghista e l'Udc Marco Chiesa e no anche a quattro leghisti e un Udc per il governo cantonale e un solo candidato d'area (Chiesa) per la camera dei Cantoni. Era partita la controproposta: tre leghisti, due democentristi per le cantonali e due candidati (un leghista e Chiesa) per gli Stati. Lunedì il vertice d'emergenza a Bellinzona tra Norman Gobbi, Antonella Bignasca, il presidente dell'Udc cantonale Piero Marchesi e il capogruppo in gran consiglio de La Destra Sergio Morisoli in cui era riemersa la possibilità di esaminare ancora una volta la prima opzione scartata domenica. Oggi, infine, il naufragio: impossibile trovare un'intesa.