Aperta un'inchiesta da parte della Commissione della concorrenza su veicoli e flotte acquistati da Cantone e comuni ticinesi. Milani: 'Il cartello non esiste'
La Commissione della concorrenza (Comco) ha aperto il 26 giugno un’inchiesta nei confronti di Amag e di altri rivenditori di veicoli delle diverse marche del gruppo Volkswagen in Ticino. Sussiste il sospetto di accordi orizzontali illeciti sui prezzi.
“L’inchiesta è scaturita da indizi inerenti ad accordi su appalti pubblici per la fornitura di veicoli e flotte di veicoli nel Canton Ticino. Amag Automobili e Motori SA e altri rivenditori di veicoli delle diverse marche del gruppo Volkswagen in Ticino avrebbero concordato le loro offerte nei confronti del Canton Ticino e dei comuni ticinesi negli anni 2012, 2013 e 2014", spiega la Comco in una comunicazione datata ieri e pubblicata sul Foglio federale di oggi.
Amag Ticino, attraverso il direttore generale Oliviero Milani, conferma a 'Ticinonews' l'apertura dell'inchiesta: “Effettivamente ci sono degli accertamenti in corso. Abbiamo dato la nostra completa disponibilità alla Comco affinché possa fare chiarezza su questa vicenda e soprattutto far cadere i sospetti di un cartello tra i rivenditori Volkwagen del Cantone. AMAG si è sempre comportata in maniera corretta, siamo in attesa che la Comco ci formuli ulteriori domande alle quali risponderemo con la usuale collaborazione che abbiamo sempre garantito. Il cartello non esiste, in un regime di forte concorrenza se fossimo tutti d'accordo come concessionari Volkswagen di aumentare i prezzi dei nostri veicoli perderemmo solo clienti, pubblici e privati. E questo non avrebbe senso: attendiamo con fiducia la chiusura dell'inchiesta che farà chiarezza sulla nostra estraneità ai fatti".