La società sporge denuncia contro ignoti. Dalla prossima stagione, domeniche pomeriggio a porte chiuse per gli ospiti
Scuse pubbliche e una condanna senza mezzi termini, con più destinatari, ospiti e non; massima collaborazione alle forze dell’ordine per l’identificazione dei facinorosi e una denuncia contro ignoti. Questa la reazione dell'Hockey Club Ambrì-Piotta, che si costituisce sin d’ora accusatore privato in quanto parte lesa, dopo i tafferugli seguiti all'incontro di ieri contro l'HC Losanna. Una reazione che sta in un comunicato che prende le distanze da "disordini che non hanno nulla a che vedere con lo sport e nemmeno con la tifoseria, ma che sono stati premeditati da un gruppo organizzato di una sessantina di facinorosi provenienti in parte da Losanna, ma anche dal Ticino e dalla Germania, in grado di superare il dispositivo di sicurezza previsto all’origine per una partita ritenuta dalla Polizia e dalla Federazione a medio rischio". Ma parole dure sono riservate anche a "una parte della propria tifoseria organizzata, chiaramente caduta nella trappola della provocazione del gruppo citato, alla quale ha reagito ben oltre i limiti che il buon senso impone, prima ancora della legge". Una parte di tifoseria definita "immatura".
Rilevando l'assenza di feriti o danni a terzi ("al di là di quelli all’infrastruttura dello stadio"), la società "presenta le proprie scuse al pubblico per l’accaduto e ringrazia tutti coloro che i sono prodigati per mantenere l’ordine e proteggere l’incolumità in particolare dei numerosi bambini presenti", assicurando la massima collaborazione con le forze dell'ordine al fine di identificare i facinorosi con l'augurio che essi possano essere prontamente puniti. La società rafforzerà le misure di sicurezza, specificando che dalla prossima stagione le due partite annue in programma la domenica pomeriggio e destinate principalmente a famiglie, bambini e scolaresche, si giocheranno a spalti ospiti chiusi e con un dispositivo di sicurezza rafforzato.