Ticino al Voto

Domenica di elezioni, ecco gli scenari

In Ticino Lega e Ppd potrebbero (forse) perdere un seggio. Status quo tra le possibilità più gettonate. Agli Stati deciderà probabilmente il ballottaggio

20 ottobre 2019
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Alle 12 i "giochi" saranno fatti. Si chiude a mezzogiorno l'odierna (e ultima) giornata elettorale in Svizzera. In Ticino i fari sono puntati in particolare sul Consiglio nazionale, con i tre schieramenti - destra, sinistra e centro - che hanno tutti e tre unito le forze in altrettante congiunzioni di lista, con possibili effetti sul risultato della ripartizione dei seggi. Diversi gli scenari possibili.

1. Status quo

Le varie congiunzioni potrebbero riequilibrare le elezioni e mantenere lo status quo. Applicando le congiunzioni dell'elezione di oggi ai dati 2015, questo sarebbe lo scenario che ne scaturirebbe. Bastano però alcune variazioni nei numeri e i risultati possono cambiare. 

2. Il Ppd perde un seggio a favore della congiunzione a sinistra

La congiunzione a sinistra tra Partito socialista e i Verdi, sempre stando ai dati di 4 anni fa, non avrebbe matematicamente la forza di soffiare il seggio alla congiunzione Plr/Ppd. Con una discreta flessione dei due partiti di centro e /o una certa progressione in casa delle Sinistre (magari con l'arrivo in Ticino dell'onda verde) sarebbero probabilmente i popolari-democratici a ritrovarsi con un solo seggio, mentre la congiunzione di sinistra raddoppierebbe addirittura in prima congiunzione. Con una progressione dei Verdi, il secondo seggio potrebbe andare a un o a una ecologista.

2. La Lega perde un seggio

Lo schieramento Lega/Udc, in virtù delle altre due congiunzioni, vede messo in pericolo uno dei sui tre seggi alla Camera bassa. Il seggio a rischio sarebbe quello di Roberta Pantani che potrebbe perderlo in caso di una certa flessione nei voti del suo partito. In quel caso lo scenario più probabile è che il suo posto vada alla sinistra.

Agli Stati

Perché un candidato ai due posti ticinesi al Consiglio degli Stati sia eletto a questo turno deve ottenere un numero di voti che, raddoppiato, sia superiore di almeno un'unità al numero di voti espressi dai ticinesi. Nel contesto attuale è improbabile che anche solo un candidato venga eletto al primo turno. I due eletti si conosceranno quindi verosimilmente solo durante il ballottaggio del 17 novembre.