Mendrisiotto

‘Pori nümm’ si aggiudica il primo ‘Premio Palmira’

Il concorso letterario ideato dalla Compagnia comica di Mendrisio è stato vinto da Paola Crivelli. Completano il podio Mattia Maggi e Mario Ritter

Premiati e promotori
1 aprile 2025
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Paola Crivelli di Fescoggia è la vincitrice del ‘Premio Palmira 2024’, il concorso letterario voluto e ideato dalla Compagnia comica di Mendrisio per festeggiare i 50 anni della sua fondazione, avvenuta nel 1972. Il premio di duemila franchi è stato consegnato il 28 marzo durante una cerimonia organizzata all'oratorio di Mendrisio presentata da Carla Norghauer. L'idea del concorso letterario è stata di Diego Bernasconi e Lucia Crivelli, i figli di Rodolfo Bernasconi, che per anni ha dato vita all'ormai mitico personaggio della Palmira e che ha premiato i vincitori. La prima edizione del concorso, nel 2022, aveva lo scopo di coinvolgere giovani ticinesi (età massima 30 anni) con un premio in denaro e la prospettiva della messa in scena del copione. Non avendo ottenuto testi che rispondessero ai requisiti, il comitato promotore si è chinato nuovamente sul progetto, rivalutando il regolamento e le condizioni. Ai partecipanti è stata chiesta la stesura di una commedia in lingua italiana, divertente e attuale, capace di coinvolgere il pubblico e con tematiche di vita quotidiana e/o culturali. Meglio se con personaggi che si esprimono in dialetto ticinese.

Tre commedie in due atti

A convincere la giuria presieduta da Diego Bernasconi – e composta da Yuri Lupi e Alessandro Marcionni – è stata la commedia in due atti ‘Pori nümm’ di Paola Crivelli (classe 1964). Una commedia che “con intelligenza e leggerezza, riesce a trasmettere messaggi profondi senza mai perdere ritmo o vitalità. Una scrittura fresca e fluida che mantiene il pubblico coinvolto, regalando un'esperienza originale e stimolante”.

Il secondo rango è stato conquistato da Mattia Maggi, classe 2003, di Morbio Inferiore. La giuria ha ritenuto la sua commedia in due atti ‘Mèzz e mèzz’ come “un'idea originale e simpatica, supportata da una trama ben costruita e da una buona scrittura. Il progetto risulta chiaro e ben definito, con un buon equilibrio tra creatività e struttura. Il lavoro complessivo dimostra un buon potenziale”. Al terzo posto si è classificato Mario Ritter, classe 1947, di Agno-Serocca. La commedia ‘Operazione capus mundi’ è “un’idea originale e attuale, che ha suscitato interesse. Purtroppo, a causa di motivi di salute, il copione non è stato completato, ma speriamo di poterla presto vedere realizzata su un palco”.

‘Speranze per il futuro del dialetto’

Commentando l'esito del concorso, Diego Bernasconi e Lucia Crivelli non hanno nascosto di «essere contenti di veder realizzato questo progetto. La premiazione vede protagoniste tre generazioni diverse e questo fa ben sperare nel futuro del nostro dialetto».

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