Approvati due crediti da 2,51 milioni l’uno per rinnovare la linea fanghi di Rancate e per mettere in sicurezza l’area industriale a Genestrerio
Allargare l’alveo del Laveggio per prevenire le esondazioni in zona Valera. Dopo anni di soluzioni temporanee e proposte osteggiate per il loro impatto ambientale, arriva un progetto definitivo per mettere in sicurezza l’area industriale a Genestrerio e valorizzare il territorio. Il Consorzio depurazione acque Mendrisio e dintorni (Cdam), mercoledì (11 dicembre), ha approvato un credito di 2,51 milioni di franchi, per evitare gli allagamenti che negli anni hanno causato danni e disagi. Ma non si tratta solo di sicurezza: il piano comprende una riqualificazione paesaggistica e urbanistica, per rendere l’area più funzionale e rispettosa dell’ambiente.
L’iniziativa nasce da un percorso lungo e condiviso. In passato, la proposta di un bacino di laminazione nella zona Molino era stata scartata per il suo impatto paesaggistico. Successivamente, anche l’idea di un bypass sotterraneo si era arenata. Ora, con il sostegno del Municipio di Mendrisio e del Consorzio manutenzione arginature del Medio Mendrisiotto, è stato trovato un equilibrio tra funzionalità e rispetto del territorio. Nello specifico, l’allargamento del corso del fiume “oltre a risolvere i deficit idraulici presenti, consente anche la valorizzazione del paesaggio tramite una riqualifica nella tratta di circa 400 metri compresa tra il ponte della strada cantonale Mendrisio-Genestrerio e il ponte ferroviario della linea Mendrisio-Varese (zona industriale)”. Questa modifica, a partire dal 2025, comporterà anche il restringimento del bacino di chiarificazione Valera. Inoltre, sempre a partire dall’anno prossimo, saranno installate delle strumentazioni per il controllo e la gestione delle acque così da poter gestire gli inquinanti e un tratto di collettore nella sponda sinistra verrà spostato per posizionarlo al disotto del nuovo sedime stradale. Per quest’ultimo punto il Cdam ancora non ha stabilito la data d’inizio: “le tempistiche dipenderanno dalle procedure di approvazione e di appalto del progetto di sistemazione del Laveggio”.
In occasione dell’assemblea del Cdam è stato approvato anche il credito ‘per il rinnovo della linea fanghi dell’Ida di Rancate’. Il progetto, frutto di uno studio di fattibilità avviato nel 2022, prevede interventi volti a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’intero processo di trattamento dei fanghi. Tra le principali novità, la trasformazione dei preispessitori statici in vasche di omogeneizzazione, l’ottimizzazione dell’estrazione del fango primario e l’introduzione di un nuovo sistema di preispessimento meccanico. Questi aggiornamenti permetteranno di gestire meglio le variazioni stagionali dei fanghi, riducendo i costi di manutenzione e garantendo maggiore affidabilità.
Nei lavori pianificati anch'essi dal 2025 fino alla primavera 2026, sono previsti anche le sostituzioni di alcune componenti obsolete, come pompe e sistemi di automazione. In particolare, l’installazione di nuove pompe a lobi e la revisione delle infrastrutture per l’automazione garantiranno una gestione più flessibile e stabile per i prossimi 15-20 anni.