laR+ Mendrisiotto

La regione vale una ‘esperienza turistica autentica’

L'Otr presenta il suo piano d'azione 2025 all'assemblea, tra progetti consolidati e nuovi e una capacità ricettiva sviluppata in modo positivo

A preoccupare sono anche i cambiamenti climatici
(Ti-Press/Archivio)
11 dicembre 2024
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Pensare positivo. Il Mendrisiotto e Basso Ceresio che orbita attorno al turismo se lo ripete da decenni. E anche ora che ci si accinge a proiettarsi nel nuovo anno, lo spirito resta lo stesso. Del resto all'Otr, l'Organizzazione turistica regionale, hanno già un piano d'azione. Pur consapevoli che le risorse finanziarie a disposizione sono quelle che sono, soprattutto rispetto alle altre realtà turistiche del cantone, non ci si è mai tirati indietro e non si è mai venuti meno alla progettualità, forti di una ‘Regione da scoprire’ che fa breccia nei visitatori tradizionali - svizzeri, tedeschi e italiani -, come in quelli venuti da lontano, dall'India, il cui numero di presenze inizia a rivelarsi interessante. La direttrice dell'Otr, Nadia Fontana Lupi, lo verifica giorno per giorno sul campo: «Il Mendrisiotto e il Basso Ceresio, con le sue attrazioni e le sue tradizioni, rappresenta oggi la destinazione ideale per chi cerca autenticità e un'esperienza turistica completa». Non a caso, conferma tirando le somme del 2024 e annunciando le attività del futuro prossimo, «negli ultimi 20 anni la regione ha saputo fare parlare in bene della sua offerta turistica grazie a numerosi progetti e iniziative che combinano cultura, enogastronomia, natura, e turismo esperienziale». E ‘l'operazione immagine’ continua.

Ricettività in crescita

Chiariti gli obiettivi, i vertici dell'Otr questo pomeriggio, mercoledì, hanno potuto toccare con mano il supporto dell'assemblea riunita a Stabio. Certo l'anno che verrà, come sottolinea il presidente Moreno Colombo, «si presenta intenso, considerando che, accanto alle numerose attività operative, avvieremo anche il cantiere di Capolago». Nel vivo del progetto della nuova sede si entrerà in occasione del prossimo plenum, in ogni caso, tiene a far sapere la direttrice, l'intenzione è quella di «riuscire a realizzare un progetto del quale potremo tutti andare fieri». Nell'attesa, ci si affaccia al 2025 con risultati, annota Colombo, in linea con le ultime due annate in una regione che «sta sviluppando la sua ricettività in maniera positiva».

In cerca di visibilità

La missione, ribadisce il presidente dell'Otr, è chiara: «Essere in grado di presentarsi e quindi di risultare un luogo interessante da visitare, dove si può stare bene e dove si possono scoprire luoghi e fare attività particolari, resta un obiettivo che dobbiamo condividere per continuare a sostenere la crescita e anche la reputazione di questo territorio che ha investito tanto negli ultimi anni per crescere e per rendersi visibile agli occhi del pubblico svizzero e internazionale».

Per Nadia Fontana Lupi occorre, dunque, impegnarsi proprio per «continuare il lavoro iniziato 20 anni fa: accompagnare lo sviluppo di progetti regionali a carattere turistico che tengono conto delle nuove esigenze del turista e della sua percezione dei ‘bisogni’ e lavorare alla messa in rete dell’offerta per ottenere la visibilità desiderata».

La direttrice non nasconde che nel passato recente alcune chiusure di grandi alberghi - come l’hotel Lago di Lugano a Bissone e il Park hotel di Rovio - abbiano "lasciato il segno". Ora però si guarda avanti, pur restando prudenti nelle previsioni finanziarie, anche perché, richiama, «negli ultimi anni sono state diverse le strutture che hanno aperto o riaperto – spicca l'esperienza dell'albergo diffuso, ndr – dopo ristrutturazione e nel 2025 ne sono previste altre».

Progetti sul tavolo

Un'altra carta vincente nella regione è quella delle collaborazioni con operatori del settore ed enti. Con l'Ente regionale per lo sviluppo, ad esempio, si continuerà a lavorare al progetto di ristrutturazione e acquisizione della Funivia Brusino-Serpiano, ma pure a «progetti regionali di carattere ricettivo, sportivo, innovativo e di sviluppo della tematica ‘sostenibilità’». Sul tavolo, annuncia la direttrice, approderà altresì uno studio di fattibilità, in collaborazione con il Parco delle Gole della Breggia, al fine di «valutare la possibilità di creare un collegamento escursionistico tra il parco e la Valle di Muggio, che oggi non esiste e che potrebbe rappresentare un’importante novità, particolarmente intrigante anche dal punto di vista dell’esperienza».

Occhi su Generoso e San Giorgio

Occhi puntati dell'Otr pure su Monte Generoso e San Giorgio. Sul Generoso ci si muove nell'ambito del Piano di utilizzazione cantonale (Puc), in attesa di essere concretizzato, e del gruppo di lavoro che agirà come ‘ente gestore’. L'Otr, fa notare Nadia Fontana Lupi, non entrerà però a far parte del Consiglio di fondazione, dove siederanno Comuni e Cantone. In effetti, conferma, «la nostra richiesta di partecipare, mettendo a disposizione le nostre competenze per questo futuro tavolo di lavoro, non è stata accettata, ma noi restiamo chiaramente a disposizione e interessati a quanto avverrà sul Monte Generoso nel corso dei prossimi anni».

Sul San Giorgio, invece, rimane aperto un contenzioso innescato dall'intenzione, dichiarata a inizio 2021, di disegnare degli itinerari per ciclisti sulla montagna. Progetto su cui è piovuta una decina di ricorsi e contestato in particolare da Pro Natura e Stan, ma ritenuto strategico a livello turistico. L'Otr per voce della sua direttrice si dice fiduciosa che «si possa presto uscire da questa impasse e quindi procedere con la realizzazione di quella che vorrebbe diventare la piccola rete ufficiale per gli amanti dell’escursionismo bike».