Municipio e Ufficio tecnico hanno avviato un progetto che permetterà di riqualificare le aree urbane, senza dimenticare impatto ambientale e biodiversità
Non solo un elemento di moderazione del traffico. Da qualche anno le rotonde sono diventate il luogo ideale per presentare elementi di arredo urbano o colorate composizioni floreali. Anche Chiasso sta seguendo questa tendenza e la trasformazione è in atto. Un lavoro che «non solo permetterà di abbellire la nostra cittadina – commenta Stefano Tonini, capodicastero Territorio – ma rappresenta anche un passo significativo verso un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente». A spiegarci le opere in corso è il responsabile dell’area operativa Federico Cattaneo. «Stiamo sostituendo l’asfalto e le pietraie nelle rotonde e nelle aiuole di Chiasso con erba e piante per una serie di motivi fondamentali – commenta –. Questa iniziativa non solo contribuirà a un significativo abbellimento delle nostre aree urbane, rendendole più piacevoli e accoglienti, ma avrà anche un impatto positivo sull’ambiente e sulla qualità della vita». Quelle in corso sono «manutenzioni che seguono il concetto dei progetti già in essere come per esempio quello di Corso San Gottardo». Nella parte alta sono infatti state create aree di incontro e posate delle isole verdi. L’esercizio verrà ripetuto anche in occasione dei prossimi lavori di riqualifica – come quello in corso nel comparto di via Franscini e nelle vie adiacenti – portando così la presenza di più verde anche nel centro cittadino.
Per vedere da vicino quanto appena descritto, abbiamo visitato alcune rotonde che ultimamente hanno cambiato il loro aspetto. A partire dalle due più recenti realizzate nell’ambito del nuovo terminale dei mezzi pubblici ai due ingressi della zona d’incontro della stazione ferroviaria. «In alcune zone – continua Cattaneo – abbiamo dato il mandato di sistemazione ai nostri apprendisti, favorendo così una disciplinata applicazione di quanto appreso a scuola». Ed è proprio il caso della rotonda che accoglie automobilisti e mezzi pubblici che arrivano da via Manzoni, creata, con tanto di targa a certificarlo, dal giovane Christian Borelli. «Il Comune di Chiasso è da sempre un’azienda formatrice – sottolinea Tonini –. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare il lavoro degli apprendisti e farli crescere e maturare a livello professionale perché sappiamo che il mondo del lavoro è complesso e servono qualità e competenze per emergere».
La rotonda del Centro Ovale viene citata dai nostri interlocutori come «il risultato di una straordinaria collaborazione tra vari servizi cittadini». Il progetto ha infatti visto «i giardinieri posare un tappeto verde lussureggiante e fiori vivaci e il falegname realizzare eleganti panchine utilizzando tronchi di castagno locale, forniti dalla squadra forestale che opera sulla collina del Penz». L’utilizzo di questo legname di castagno «rigorosamente a chilometro zero – aggiunge ancora Cattaneo – è un esempio di sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali». Muratori e idraulici hanno completato l’opera installando un efficiente sistema di irrigazione. «Ci sono state diverse persone che mi hanno chiesto se avessimo piantato anche l’ulivo... che però è sempre stato presente». Poco distante ci accoglie anche la rotonda situata all’esterno dei ripari fonici di via Como, un punto dove confluisce un importante volume di traffico, accolto da fiori colorati.
La volontà di creare una città fiorita ha diversi obiettivi. «In primo luogo – continua Stefano Tonini – il verde urbano aiuta a ridurre la temperatura nelle città, mitigando l’effetto isola di calore che spesso rende gli ambienti urbani eccessivamente caldi durante l’estate. Piante ed erba contribuiscono a rinfrescare l’aria attraverso l’evapotraspirazione, creando un microclima più fresco e piacevole». La citata sostituzione di asfalto e pietre con la vegetazione comporta inoltre «una manutenzione più accurata e sostenibile: le aree verdi necessitano di cure regolari, che tuttavia favoriscono un ambiente più salutare e verdeggiante». Il capodicastero definisce «particolarmente importante» anche «l’impatto sulla biodiversità e sul clima. L’introduzione di erba e piante favorisce la biodiversità, offrendo habitat e risorse per varie specie di insetti e altri animali. Questo contribuisce a creare un ecosistema urbano più equilibrato e resiliente. Inoltre – conclude Stefano Tonini – le piante assorbono CO2, aiutando a ridurre i livelli di anidride carbonica nell’aria e contrastando i cambiamenti climatici».
Il verde pubblico di Chiasso non è solo un elemento decorativo. «La creazione di una città fiorita è una vera e propria arte che coinvolge una comunità di professionisti dedicati – sottolinea ancora Federico Cattaneo –. Con un team composto da 9 giardinieri esperti e 4 apprendisti appassionati, la città è divisa in quattro settori, ognuno curato con meticolosità e dedizione». La programmazione annuale delle piantagioni è un evento atteso con entusiasmo «che promuove un senso di comunità e di appartenenza tra i cittadini – conclude Cattaneo –. In primavera i giardinieri trasformano la città con la posa di ortaggi freschi e colorate begonie, mentre in autunno, è il momento dei fiori invernali come le vivaci viole che donano un tocco di colore anche nelle stagioni più fredde».