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L'intervento di Massimo Cerutti? ‘Non interamente centrato’

L'Udc di Mendrisio riconosce le uscite ‘infelici’, ma il caso è ‘chiarito’. E sposta l'attenzione sul fronte Plr-AlternativA: ‘Inducono il conflitto’

La campagna elettorale è finita, ma la temperatura politica resta alta
(Ti-Press)
3 luglio 2024
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È vero, il municipale Massimo Cerutti è... uscito dai margini della dialettica politica. Ma la sua dichiarazione è stata fatta "in buona fede e senza l'intenzione di ledere alcuno". A parlare non è l'esponente dell'Udc nell'Esecutivo di Mendrisio, protagonista della coda polemica seguita al Consiglio comunale del 24 giugno scorso e alla nomina di due rappresentanti al tavolo del Consiglio di amministrazione della Teleriscaldamento del Mendrisiotto (designazione che ha escluso lo stesso Cerutti). A farlo per lui è la Sezione cittadina del partito in una nota giunta mercoledì al giornale. Nello scritto si ammette, infatti, che l'intervento a sostegno della sua candidatura (nel ticket municipale) è apparso "non interamente centrato nei contenuti e caratterizzato da taluni infelici riferimenti a persone e a circostanze personali" ma, appunto, non è stato intenzionale.

Tale non è sembrato, però, al Plr e all'Alternativa - in aula apertamente contrari alla nomina di Cerutti, tanto da proporre e preferire (a maggioranza del legislativo) un tecnico, il direttore delle Aim Gianpaolo Pontarolo -, che lunedì hanno indirizzato due missive al Municipio guidato da Samuele Cavadini e al presidente del Consiglio comunale Davide Rossi. Lettere nelle quali si stigmatizzava proprio il comportamento tenuto in seduta dal municipale, arrivando a chiedere di vigilare sulla situazione e di riportare il dibattito a livelli più consoni. E un appello generale a un maggiore rispetto è giunto, peraltro, anche dallo stesso primo cittadino.

In ogni caso l'Udc mendrisiense ritiene di aver "già chiarito i fatti e la situazione con il suo rappresentante in Municipio" tramite il suo Ufficio presidenziale. Come dire, caso chiuso. Tanto che la forza politica locale, a sua volta, sposta subito l'attenzione sull'asse Verdi e Sinistra e Plr, rimproverandoli di alimentare la querelle. Da parte dei due gruppi, si punta il dito nella nota, vi è in atto "il tentativo di indurre un clima conflittuale all'interno delle Istituzioni cittadine". Ma non solo: vi è altresì "il tentativo di distogliere l'attenzione dei contribuenti della Città di Mendrisio dai problemi reali e concreti cui la Città è e sarà confrontata, così come di porre in ombra l'attività e le intenzioni dell'Udc e dell'area di centrodestra, determinate a contrastare la politica degli sprechi, a promuovere il freno all'aumento delle spese pubbliche a vantaggio di spese oculate e nel complesso la tutela del ceto medio e dei contribuenti tutti". A poco più di due mesi e mezzo dalle Elezioni comunali, insomma, nel capoluogo sembra si sia arrivati di già al muro contro muro fra Destra (o centrodestra) e Sinistra (o centrosinistra). Preludio, quindi, a una legislatura... spinosa.

Nel frattempo, dalla stanza dell'Esecutivo non trapela nulla. Sulle vicissitudini laterali al Consiglio comunale per ora non ci si pronuncia.

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