Mendrisiotto

Sos traffico a Chiasso, ‘il Municipio cosa fa?’

La consigliera comunale Selma Caselli Verga (Udc) interroga l’esecutivo, cercando una soluzione all’annoso problema che si acutizza in estate

Un problema non nuovo e persistente
(Ti-Press)
12 giugno 2024
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“Quali misure l’esecutivo ha in previsione o sta per adottare per tutelare la popolazione residente dal rumore e dalle immissioni inquinanti del traffico mattutino e serale?”. È questa una delle domande che Selma Caselli Verga pone al Municipio di Chiasso, tematizzando una delle problematiche più note della cittadina: il traffico, diventato a suo dire “insostenibile”, che si subisce a causa di “decisioni prese dall’intero cantone senza poter esprimere le nostre posizioni”.

La consigliera comunale democentrista non risparmia alcune frecciatine a chi, come il consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega), è promotore di iniziative legate al traffico che potrebbero danneggiare Chiasso: “Alcuni chiedono di rimuovere i semafori sull’autostrada senza considerare che la coda che si forma in quei punti potrebbe causare un blocco totale nell’intero Mendrisiotto, creando un imbuto proprio nella nostra città. Altri invece chiedono semplicemente, e ottengono, la chiusura delle uscite”.

E ora arriva l’estate

Caselli Verga sottolinea inoltre il delicato periodo dell’anno in arrivo: l’estate. “Ci avviciniamo al periodo estivo, durante il quale si prevede un aumento spropositato del traffico in transito. Questo transito porta disagio, inquinamento e malcontento alla nostra città, a causa della scarsa mobilità concessa. Nonostante tutti i nostri sforzi per rendere Chiasso una città vivibile e attrattiva, dobbiamo considerare quanto stia diventando difficile spostarsi in certe fasce orarie”.

Alla luce di questa situazione, sette gli interrogativi posti dalla consigliera all’esecutivo. Oltre a quello già citato, si chiede: un aggiornamento sui dati di transito sulle strade più trafficate (come via Comacini, viale Volta, via degli Albrici) durante gli orari di punta (7-10 e 16-19) nei giorni feriali; se esiste una base legale per limitare il traffico riservando l’utilizzo di certe strade in determinati orari solo ai residenti e agli autorizzati; se sia stato notato un eventuale aumento di traffico parassitario che vuol evitare la coda sull’autostrada o su via Comacini passando da via Milano, via Cattaneo, via Favre e in caso affermativo cosa si potrebbe fare per indurre i pendolari a seguire l’itinerario delle vie Galli e Comacini. Si domanda poi se sia possibile che la Polcom faccia controlli regolari per garantire che questi percorsi stradali vengano utilizzati correttamente, quali sono i criteri utilizzati per istituire le zone a 30 chilometri orari e se sia stata o meno valutata la possibilità di chiudere le uscite autostradali, come fatto ad Airolo.

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