Il Consiglio di Stato con un messaggio chiede luce verde alla spesa destinata a quattro opere del Programma d’agglomerato
Sono quattro le opere di mobilità che il Consiglio di Stato intende realizzare nell’ambito del Programma d’agglomerato del Mendrisiotto (Pam) per una spesa complessiva di 17 milioni e 253mila franchi. Un collegamento verticale ciclopedonale, tramite ascensore inclinato tra la fermata Tilo e la fermata del bus Bellavista a Balerna. La velocizzazione del trasporto pubblico su gomma sui principali assi transfrontalieri in uscita verso l’Italia – via Gaggiolo a Stabio, nonché tra Novazzano e Mendrisio-Genestrerio. E infine, un nuovo collegamento ciclopedonale tra i comuni di Bissone e Maroggia. Questi gli interventi di miglioria per cui l’esecutivo cantonale ha licenziato oggi il messaggio con il quale chiede al Parlamento luce verde per l’investimento milionario. L’obiettivo è migliorare a lungo termine le condizioni di viabilità e sicurezza sulla strada e rendere ancora più performante il trasporto pubblico.
Dei 17 milioni e 253mila franchi, 8 milioni e 418mila saranno a carico del Cantone, 4 milioni e 98mila della Confederazione per i Programmi d’agglomerato (Pa), 4 milioni e 425mila dei Comuni della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Crtm) e 312mila saranno a carico del Comune di Balerna.
Il progetto dell’ascensore inclinato a Balerna – che somiglierà a una funicolare – permetterà a pedoni e ciclisti di superare il dislivello che esiste tra la stazione Ffs e la fermata del bus Bellavista in via San Gottardo, ricucendo la struttura territoriale tra trasporto pubblico su gomma e quello su ferro. Con una capienza massima di 12 persone, la cabina raggiungerà le stazioni di monte o di valle in 30 secondi. Un ulteriore intervento accessorio consiste nella messa a norma, secondo la legge sui disabili (LDis), della fermata del bus Bellavista. I lavori potrebbero già prendere avvio nel corso del 2025, mentre la durata è stimata in circa 12 mesi.
Anche in zona Stabio-Gaggiolo sono attesi diversi cambiamenti nella viabilità. L’intervento di velocizzazione del trasporto pubblico verso l’Italia interesserà in particolare via Gaggiolo e via Cantonale, delimitate a est dall’incrocio in via Falcette (vicino alla stazione Ffs). Il progetto prevede la creazione di tre nuove corsie bus: in zona dogana Gaggiolo, a Stabio nell’area industriale e a Stabio paese in direzione dell’Italia. Previste anche due nuove fermate del bus (Gaggiolo, Stabio Madonnina) mentre verranno adeguate o riposizionate quelle di Case Rapelli, Dazio Vecchio e Posta. La durata di questi lavori è invece stimata in circa 14 mesi a partire dal 2025.
Tra Novazzano e Mendrisio-Genestrerio l’obiettivo è quello di velocizzare il trasporto pubblico su gomma sui principali assi transfrontalieri verso l’Italia tra via Cios e via Canova. Il progetto è suddiviso in tre interventi separati. L’introduzione di una nuova corsia e by-pass in avvicinamento alla rotonda Boscherina e rimozione della fermata bus Brusata Costa. L’adeguamento della fermata bus Brusata nord e l’inserimento di un attraversamento pedonale a servizio della fermata. E infine, la conversione di una corsia veicolare esistente in corsia bus e car pooling e l’introduzione di una nuova fermata bus a servizio delle linee transfrontaliere verso l’Italia. In questo caso, i tempi di lavoro sarebbero di circa 16 mesi e inizierebbero anch’essi nel corso del 2025.
Tra le due località il Consiglio di Stato propone la realizzazione di un collegamento ciclabile, “un’ulteriore tappa – si legge in una nota governativa – verso l’ultimazione della rete ciclabile regionale in modo da renderla sicura e attrattiva”. L’intervento, al di fuori dei nuclei di Bissone e Maroggia, consiste nell’allargamento del marciapiede esistente a lato del lago per consentire a ciclisti e pedoni di percorrere il tratto in entrambe le direzioni con un’infrastruttura indipendente dalla strada cantonale.
La riduzione del traffico individuale motorizzato e il conseguente trasferimento di quote di mobilità verso il trasporto pubblico e la mobilità lenta, costituiscono i punti cardine del Programma d’agglomerato di terza generazione per la regione del Mendrisiotto (Pam3). Le quattro opere si inseriscono in questo contesto per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico lungo le tratte stradali che conducono ai valichi di confine con l’Italia. Un trasporto pubblico più efficiente e affidabile, si legge in una nota, “si rivela maggiormente attrattivo e favorisce l’adozione da parte dell’utenza di soluzioni di spostamento più sostenibili”.