Mendrisiotto

‘Legno morto, foresta viva’: il bosco libero del Monte Generoso

Inaugurata la Riserva forestale alla Cascina d'Armirone. Un progetto condiviso nel nome della biodiversità e della salvaguardia del territorio

Una collaborazione tra vari enti e attori
(Ti-Press)
28 aprile 2024
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Nonostante il freddo e la pioggia, nella giornata di sabato 27 aprile, un folto gruppetto di persone si è riunito alla Cascina d’Armirone per celebrare l’inaugurazione della Riserva Forestale Monte Generoso – Cascina d’Armirone. L’evento si è svolto alla presenza di figure e autorità che fin dall’inizio del progetto, ovvero dal 2016, hanno partecipato alla realizzazione di questa opera. Tra i relatori dunque erano presenti Dario Frigerio, presidente del Patriziato di Castel San Pietro, Andrea Cantaluppi capodicastero Cultura e tempo libero, presente alla cerimonia in rappresentanza del Municipio di Castello, Roberto Buffi, ingegnere progettista, Patrick Luraschi, capo dell'Ufficio forestale 6° circondario, Laura Baroni dell'Organizzazione Turistica Regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio (Otr) e Andrea Guglielmetti del 6° circondario di Mendrisio.

Un'area ricca di opportunità

La riserva, che si estende su un’area di 370'000 metri quadrati, vanta l’opportunità di essere lasciata interamente all'evoluzione naturale. Come spiega l’ingegnere progettista Roberto Buffi, ciò permetterebbe «la preservazione della biodiversità. Sappiamo infatti che il 40% circa delle specie della nostra zona è in crisi e quindi minacciata d'estinzione. Un messaggio che mi viene da lasciare è dunque che il legno morto è fondamentale, dunque legno morto foresta viva». Inoltre, essendo l’area di proprietà del Patriziato di Castello, Dario Frigerio, spiega che «con questo progetto si vuole dare al Mendrisiotto una riserva forestale, ovvero un luogo protetto, in cui sia permesso al bosco di svolgere il suo corso naturale favorendo la flora e la fauna che abitano la zona. Inoltre, è anche un modo per proteggere una parte dei boschi del Patriziato». Importante sottolineare anche che il proprietario, in questo caso il Patriziato, ha sottoscritto un contratto di non gestione per minimo 50 anni che permetterà di comprendere, in questo ‘breve’ arco di tempo, come avviene l’evoluzione nello stato naturale delle foreste, di cui attualmente mancano dati e nozioni, come illustrato da Patrick Luraschi.

‘Un buon equilibro tra istruzione e svago’

La Riserva Forestale Monte Generoso – Cascina d’Armirone, questa la sua denominazione ufficiale, è situata all’interno della ‘Important Bird and Biodiversity area’ Monte Generoso e della Rete Smeraldo, al fine di proteggere specie e habitat rari, minacciati a livello europeo. È dunque importante sottolineare che la maggior parte della riserva è vietata alla caccia. In questa area ci si fa promotori, quindi, del rispetto di tre obiettivi fondamentali: naturalistici, didattici e scientifici. Sarà infatti molto importante proteggere la dinamica evolutiva e salvaguardare le formazioni forestali, oltre a salvaguardare la flora e la fauna locale; promuovere e sensibilizzare l’educazione ambientale e, non da ultimo, monitorare e comprendere lo sviluppo del bosco e degli ecosistemi forestali.

Come racconta Andrea Guglielmetti, nella riserva sono presenti due percorsi «uno più alto, della durata totale di circa una quarantina di minuti, e un circuito principale che scende lungo il pascolo per poi risalire fino al punto di partenza, della durata di circa un’ora e mezza». Entrambi i percorsi sono adatti a tutti e non è necessario un equipaggiamento particolare, se non solo scarpe comode per camminare. Lungo i due sentieri presenti nell’area, è infatti possibile imbattersi in totem e pannelli forniti di codice Qr. Questi ultimi riconducono al sito del Patriziato, dove sarà possibile leggere la spiegazione di tutto il concetto della Riserva, trovando un approfondimento sul paesaggio protetto del Generoso. Inoltre, lungo i sentieri non è rara la possibilità di poter scorgere qualche esemplare della fauna locale come cervi e gufi, solo per citare alcuni esempi.

Un progetto in continua evoluzione

Al momento non sono ancora previsti ulteriori progetti o attività promosse dal Comune o dal Patriziato, in quanto, come afferma Cantaluppi è «ancora troppo presto. Bisogna dire che è già attualmente in essere una rivalorizzazione turistica di tutto il Monte Generoso, promossa tra l'altro anche dal Comune tramite gli aiuti al Patriziato, che con l'Alpe Caviano sono entrati a far parte del progetto dell'Albergo diffuso del Monte Generoso. Quindi c’è già una rivalorizzazione del territorio con tante attività annesse al Comune». Quanto detto da Cantaluppi è in linea con le parole di Laura Baroni dell’Otr, che riferisce di una collaborazione con il Patriziato che «mira al raggiungimento dell’obiettivo comune: che è e resta, per entrambi, quello di sviluppare l’offerta e l’accoglienza sul Generoso e nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio, creando un’offerta complessiva più ricca e variegata che si integri perfettamente all’interno di una rete. Questa Riserva – conclude Baroni – offrirà agli escursionisti e agli amanti della natura nuove straordinarie opportunità per esplorare e apprezzare la bellezza naturale del territorio».

Per tutti coloro che fossero interessati a visitare la Riserva, informazioni utili sono reperibili sul sito ticino.ch, dove è possibile scaricare la brochure illustrativa dell’area, oppure contattando direttamente l’ufficio forestale 6° circondario all’indirizzo mail dt-sf.circo6@ti.ch.

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