Il Municipio risponde a un'interrogazione riportando i numeri forniti dall'Ufficio antenna sociale
Non è una novità che la povertà in Ticino sia in aumento. E per capire come la Città di Mendrisio affronta questo fenomeno sul proprio territorio, lo scorso 25 gennaio era stata inoltrata al Municipio un'interrogazione intitolata ‘Nuova povertà: risposte e strategie di presa a carico’. Nella risposta dell'esecutivo, datata 29 marzo, si evince come il numero di persone che necessitano di un aiuto per arrivare a fine mese, sia effettivamente in aumento.
I numeri forniti dal Municipio si rifanno ai dati relativi alla casistica 2023 dell'Ufficio antenna sociale e anziani. “Nel 2023 – si legge nella risposta – sono stati seguiti 459 casi nel complesso: 242 sono i nuovi casi arrivati al servizio, 217 le situazioni chiuse durante l'anno e 370 quelle riportate nel 2024. A titolo di confronto, nel 2022 erano stati seguiti 380 casi”. Secondo i dati forniti, si tratta perlopiù di persone sole, seguite dalle coppie sposate o conviventi con figli e da famiglie monoparentali. Rientrano nella casistica anche i figli maggiorenni che vivono con i genitori e le coppie senza figli. Il 51,24% di queste persone ha una soglia di reddito inferiore ai 18mila franchi annui ed è beneficiario delle prestazioni Laps e rendite Avs-Ai, mentre quasi tutti gli altri rientrano tra i cosiddetti ‘working poor’, ossia gente che lavora ma non guadagna abbastanza da sbarcare il lunario, ma con un reddito tale da non permettergli l'accesso alle prestazioni sociali.
“Le situazioni di povertà monetaria e materiale – conclude il testo – sono sempre più spesso collegate a situazioni di povertà multidimensionale, come la tipologia e qualità dell'alloggio, le competenze genitoriali e occasioni ricreative, problemi di salute eccetera”.