Mendrisiotto

Cantone-Comuni: quelle fatture salate. ‘E noi facciamo lobby’

Per la Città i costi che vengono ricaricati ogni anno stanno diventando insostenibili. Riforma tributaria: ‘La Gestione perché non ci ha interpellato?’

Tra i settori alla lente c’è quello degli anziani
(Ti-Press)
29 marzo 2024
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Uno dei gangli dei problemi finanziari comunali è rappresentato dal tema degli oneri che ricadono dal Cantone. Dai banchi consiliari Massimiliano Robbiani (Lega) ha suggerito di andare a picchiare i pugni sul tavolo a Bellinzona. Qual è la strada percorrere?

CAVERZASIO – In effetti, il vero tema è quello dei flussi finanziari Cantone-Comuni. Mi farebbe piacere se il Centro andasse a bussare al proprio Consigliere di Stato, chiedendogli di mettere mano al discorso del sistema di finanziamento della legge anziani, che è fortemente perequativo. Va bene domandarci di fare rete, ma se poi il Comune gestisce in modo corretto le reti sanitarie e paga per l’inefficienza di altri, non funziona. Per i Comuni polo non è più sostenibile. Ma ci metto anche il ‘mio’ Dipartimento del territorio sulla questione dei trasporti pubblici. Settore al quale contribuiamo come Città polo, paghiamo perché abbiamo tre stazioni e c’è un sistema di finanziamento che purtroppo ci penalizza.

CATTANEO – Sarebbe buona cosa che nel parlamento cantonale ci fossero più municipali e consiglieri comunali per perorare la causa. Le Città polo dovrebbero però essere maggiormente attive su questo tema, fare lobbying a livello di parlamento, creare dei momenti di incontro per spiegare cosa comporta una decisione cantonale del genere a livello comunale e cercare di evitarle.

CAVERZASIO – Sfonda una porta aperta. Il punto è che possiamo unirci quanto vogliamo, ma ogni Comune conta uno. E quando in perequazione sono più i riceventi che i paganti, una minima correzione per far pagare meno non la portiamo a casa. Diverso è andare a trattare su determinati temi direttamente col Cantone. Pensiamo alla Filanda: ci viene riconosciuto un contributo più basso rispetto alle altre biblioteche cantonali. Eppure è un gioiello, anche se noi all’inizio eravamo contrari, e un esempio nella gestione del personale. Il grande tema poi è la perequazione indiretta: purtroppo la troviamo in tanti settori. Uno l’abbiamo citato, il settore anziani: noi possiamo gestire le strutture in rete, fare economia di scala, ma alla fine ci ritroviamo con l’Ente case anziani Mendrisiotto a pareggio, ma sul tavolo 3 milioni in più di fatture da parte del Cantone. È il sistema in sé a mettere in crisi. Andrebbe svantaggiato chi non fa rete. Bisognerebbe creare dei bonus ma anche dei malus. Ticino 2020 era partito con l’idea di fare una grande riforma, non mi aspetto nulla di eclatante.

TELA – Io credo che l’unione faccia la forza. Il Mendrisiotto è pur sempre il distretto che riceve meno di quello che dà. Il bilancio cantonale ci è sfavorevole, anche se ci sentiamo dire che ‘siamo bravi’. Da troppo tempo non abbiamo un Consigliere di Stato. Uniamoci allora e cerchiamo di essere forti. La spesa aumenterà sempre, è inevitabile.

SCACCHI – Da quanto emerge dalla stretta attualità i punti di convergenza sono ben pochi. Mendrisio comunque deve farsi sentire. Come è possibile che la Gestione del Gran Consiglio – in fase di elaborazione della riforma della legge tributaria – non ha interpellato i Comuni, nonostante si prospettino oltre 45 milioni di franchi in meno nelle casse degli enti locali? Ho personalmente interrogato il Municipio per capire a quanto ammonta il mancato introito per Mendrisio. Questa riforma supportata da Plr, Lega e Udc sarà dannosa per i Comuni.

TELA – È vero, ma la riforma credo sia stata immaginata a medio-lungo termine con l’obiettivo dichiarato di attrarre aziende e residenti. Questo potrebbe aiutare, sul versante delle entrate. Non dico di essere contento, però immaginiamolo come un investimento.

SCACCHI – Sarà un investimento pesante sulle spalle di chi fa più fatica.

TELA – La riforma, ribadisco, ha lo scopo di attrarre nuovi contribuenti. Il discorso di scaricare il costo ai Comuni non trova d’accordo neanche me.

CATTANEO – Allora è un motivo in più per fare particolare attenzione alle misure di contenimento che si possono mettere in atto.

CAVERZASIO – La Gestione poteva elegantemente sentire i Comuni. Anche perché la revisione è stata stravolta all’interno della Commissione. La riforma però andava fatta.

Torniamo nei confini mendrisiensi. Dossier Aim (Aziende industriali): l’operazione Ail (con il riscatto delle reti) ha mandato in crisi il Dicastero. Restano dei temi aperti: quali sono le priorità?

SCACCHI – I temi importanti per noi – svolta energetica e maggiore sostenibilità – sono fissati negli indirizzi strategici delle Aim, un documento programmatico normativo. Aspettiamo l’estate per valutare l’operato del nuovo direttore, ma è importante sin d’ora seguire da vicino la trasformazione delle Aziende in un ente autonomo di diritto pubblico, come proposto da una mozione interpartitica firmata da Stephani per l’AlternativA.

CATTANEO – La trasformazione in un ente autonomo deve avvenire il più presto possibile. È il tema più urgente.

TELA – Lo è anche per me. Una società più snella aiuta a muoversi meglio sul mercato elettrico. Bisognerà poi prestare attenzione e sostenere progetti come il teleriscaldamento, per poterci dotare di nuovi vettori energetici, sfruttando il nostro potenziale.

CAVERZASIO – Ci sono diversi cantieri aperti: dal nuovo ente autonomo al piano energetico, di cui si dovrà occupare il Municipio, alle sinergie fra le tre aziende della regione. Poi c’è il tema della sede, che è sul tavolo da anni e va affrontato. Quanto al teleriscaldamento, si procede. Un mesetto fa ero in Cantone per discutere del patto parasociale che dovrebbe arrivare a giorni.