Mendrisiotto

Furti nelle case in cambio di droga, espulso per 8 anni

Un 38enne è stato condannato alle Assise correzionali per aver rubato 33mila franchi in oggetti vari in cinque località

Rubava in cambio di droga
(Ti-Press / archivio)
11 marzo 2024
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«Mi aveva dato un tetto. Mi pagava la droga. Ma da me voleva solo una cosa, che lo aiutassi a rubare». Davanti alla Corte delle Assise correzionali un 38enne cittadino rumeno è stato condannato dal presidente della Corte Siro Quadri a 20 mesi, dei quali 7 da espiare, per furto aggravato (per mestiere), in correità con terzi e in parte tentato; danneggiamento ripetuto; violazione di domicilio ripetuta; ricettazione; infrazione alla Legge federale (Lf) sugli stupefacenti e contravvenzione alla Lf sugli stupefacenti. La pena è giunta da un accordo tra le parti, la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo e l’avvocato della difesa Felicita Soldati.

Furti avvenuti in Ticino e in Svizzera tedesca

Da inizio maggio a inizio giugno 2023, i furti nei quali il 38enne ha partecipato sono stati quattro: a Vacallo, Mendrisio, Lugano e uno a Basilea Campagna. Nei fatti ticinesi, il 38enne è entrato nelle case dopo aver rotto finestre o porte e ha rubato dispositivi elettronici, denaro contante, oggettistica varia e gioielli per un valore complessivo di poco inferiore ai 33mila franchi; il suo correo nel frattempo lo aspettava all’esterno fungendo da palo. Nei fatti avvenuti nel Nord della Svizzera i ruoli, invece, si erano invertiti, ma in quel caso il furto era stato solo tentato in quanto il proprietario di casa ha notato la presenza dei due mentre erano intenti a recuperare degli attrezzi dal giardino della proprietà. La pp nel suo atto d’accusa ha inserito anche un quinto episodio, dal quale però è stato scagionato, in quanto i fatti non sono completamente accertati.

La sua tossicodipendenza come attenuante

Durante la requisitoria la pp ha sottolineato che «il 38enne ha ammesso i fatti che sono di una certa entità. Il suo delinquere era causato dalla sua tossicodipendenza e il correo lo forzava per aiutarlo nei furti». Nella sua arringa, Soldati si è trovata d’accordo con quanto detto fino a quel momento dalla pp e ha rimarcato che «come attenuante c’è da considerare la sua dipendenza dalle droghe».

Il giudice Quadri nella sua sentenza ha accettato la pena proposta aggiungendo 8 anni di espulsione dal territorio elvetico: «Il 38enne ha ammesso i fatti spiegati dalla pp, tranne quanto successo nel quinto episodio. In questo caso, non essendoci impronte e testimoni e non essendo il suo correo il suo solito, non è possibile accertare la richiesta secondo il dubio pro reo».