Presentato un progetto che demolisce la vecchia Cartoleria Grasselli per far posto a un palazzo commerciale e residenziale
Poco più di un anno fa, con la scomparsa di Lucia Grasselli, a Chiasso era finita un’epoca. La Cartoleria Grasselli, punto di ritrovo e di stupore di tante generazioni di chiassesi, veniva definitivamente riposta su uno degli scaffali dell’amarcord locale. Oggi con il progetto depositato all’Ufficio tecnico comunale sarà addirittura un pezzo della via Bossi, lì al civico 13, sede della storica bottega, a cambiare volto. Il centro urbano della cittadina volta, insomma, un’altra delle sue pagine. La palazzina allineata alla strada che incrocia Corso San Gottardo e quindi piazza Indipendenza lascerà dunque il posto a un nuovo edificio, che si allungherà su cinque piani. Intenzioni, quelle rese pubbliche da giovedì dai promotori immobiliari della Karteshouse di Chiasso, che firmano l’incarto – in pubblicazione sino al 21 marzo prossimo –, che di recente erano state svelate dalla presenza, discreta, della modinatura.
Se tutto andrà come nei piani, dunque se il Municipio staccherà la licenza edilizia, nel prossimo futuro nel ‘cuore’ di Chiasso torneranno in azione le ruspe. E la missione sarà quella di demolire gli stabili esistenti sui quattro terreni che tracciano il perimetro della proprietà. Fondo sul quale, stando a nostre informazioni, vi è ora un diritto di compera. Abbattuto ciò che c’è, nei progetti si farà posto così a un palazzo che si inserisce nel comparto denominato, a Piano regolatore, ‘Zona del centro cittadino’. Un fabbricato che avrà una duplice vocazione dichiarata: commerciale e residenziale. La costruzione, come detto, si innalzerà per cinque livelli fuori terra, sfruttando quindi le potenzialità del comparto, e al piano terra si ricaveranno gli spazi commerciali (per poco meno di una cinquantina di metri quadrati), che affacceranno su via Bossi. Per il momento, come si precisa nella relazione tecnica consegnata dai progettisti – lo studio di architettura Viscardi Zocchetti di Lugano –, “l’utenza non è ancora definita”. Sempre al pianterreno si troverà l’entrata pedonale principale, “a ridosso di un piccolo portico coperto esterno” che fungerà da collegamento; e all’interno del cortile si ricaveranno i parcheggi, 15 (6 all’aperto e 9 al coperto), che potranno essere raggiunti tramite la corte attuale.
I progetti collocano poi cantine e locale tecnico al livello interrato, mentre dal primo al quarto piano vi saranno le residenze, quattro appartamenti per piano. Nella visione dei promotori, relazione alla mano, si metteranno sul mercato perlopiù piccole abitazioni, da due locali e mezzo e metrature contenute – tra i 41 e i 55 metri quadri –, in numero inferiore quelle da tre locali e mezzo, con in un caso per piano superfici oltre i 90 metri quadrati. Case pensate con una concezione moderna, quanto alle linee architettoniche delle facciate, nei piani si mostrano sobrie e in armonia con lo stile delle ultime costruzioni o riattazioni realizzate lungo questa strada centrale, con alcuni balconi che daranno su via Bossi. Non si mancherà di prestare attenzione anche ai vettori energetici. “La copertura del piano attico – si legge ancora nella relazione tecnica – è pensata come un tetto piano classico su cui verranno posati i pannelli fotovoltaici richiesti e le termopompe aria/acqua”. Quanto alla sistemazione esterna, si è scelto di posare un manto di asfalto, “per favorire le manovre delle automobili nel parcheggio”. Tra le righe si segnala, di conseguenza, una richiesta di deroga alle Norme di attuazione del Piano particolareggiato della zona del centro cittadino in riferimento all’area verde di svago che, da prassi, andrebbe “arredata e attrezzata al pianterreno, in funzione delle esigenze degli utenti, un’area minima corrispondente al 30 per cento della superficie qui definita retrostante”. Peculiarità del cantiere sarà altresì il fatto di agire in un fronte di case, edificando a ridosso degli stabili confinanti. Tant’è che prima di iniziare i lavori di demolizione “verranno eseguite prove a futura memoria, quale verifica preliminare di eventuali cambiamenti della situazione iniziale in seguito all’intervento”. Tutto ciò d’intesa con i vicini.