In Consiglio comunale si accende il dibattito. Sinistra e Verdi non ci stanno: temono gli effetti delle misure cantonali
A Balerna è bastata la parola, ‘moltiplicatore’, per animare il dibattito in Consiglio comunale. La proposta del Municipio di togliere 5 punti e portare la pressione fiscale a quota 75 per il 2024 ha diviso, dentro la Commissione della gestione e, lunedì sera, nell’aula consiliare. Anche se, per finire, il pacchetto finanziario – con i Preventivi e, appunto, il moltiplicatore – è stato promosso, a maggioranza, con 16 favorevoli e 8 contrari. A prevalere e convincere i più è stata, innanzitutto, la situazione delle finanze di Balerna, definita “sana e solida” e pure “equilibrata” dai commissari della Gestione ‘pro 75’ di Centro e Plr (quest’ultimo con qualche sfumatura), a dar man forte, dall’esterno, i consiglieri del Movimento il Guardiano, che hanno rivendicato il fatto di aver invocato la misura da tre anni. Mentre La Sinistra e I Verdi davanti a una misura che alleggerisce di poco i ceti medio-bassi e, come ribadito in seno alla Commissione, avvantaggia solo i benestanti non hanno potuto che dire di ‘no’.
Chiaro, le previsioni per l’anno prossimo non sono positive: i bilanci prospettano infatti un disavanzo di quasi un milione e mezzo. A controbilanciare il quadro economico, però, vi è un capitale proprio in aumento (di 14,4 milioni) e persone giuridiche che annunciano un “gettito record” di 6,5 milioni (mentre le persone fisiche si attestano sui 7 milioni). Uno scenario che, per i fautori della riduzione della fiscalità, è tale da “sopportare a medio termine” gli investimenti previsti e da “garantire servizi di qualità alla popolazione, così come è sempre stato fatto”. Mostrando, al contempo “vicinanza e riconoscenza ai cittadini in un contesto di rincaro generalizzato”.
Per Sinistra e Verdi, però, si sono fatti i conti senza i tagli annunciati dalla Finanziaria cantonale. Ecco che, come spiegato dai commissari, la decisione di mettersi di traverso “nasce dalla visione lungimirante di quello che potrebbe essere lo scenario a breve termine”, a fronte degli obiettivi del Consiglio di Stato di contenere la spesa entro il 2025. Allora meglio sarebbe stato utilizzare quella che si prospetta come una minore entrata di 727mila franchi per attuare “misure tangibili, potenziando o offrendo nuovi servizi”. Ma la maggioranza ha ritenuto che l’Esecutivo abbia vagliato i rimedi utili a fronteggiare l’impatto negativo delle future riformi fiscali. Certo è, come ha fatto notare per il Plr Edy Muscionico, che sarebbe stato preferibile «attendere un anno prima di intervenire sull’importante strumento di politica fiscale quale è il moltiplicatore». In questo lasso di tempo, ha motivato, il Municipio avrebbe potuto «avere le idee maggiormente in chiaro sulle conseguenze che le due riforme avranno, e decidere quale politica fiscale portare avanti nei prossimi anni in un contesto di maggiore concorrenzialità fra Comuni».
Il Movimento il Guardiano, come detto, dal canto suo non ha avuto dubbi da quale parte schierarsi in merito al moltiplicatore. Diverso il discorso sui Preventivi: anche quest’anno i suoi rappresentanti hanno votato contro.“Non possiamo accettare – hanno esplicitato – determinate voci di spesa che per noi sono o uno spreco di denaro pubblico oppure un risparmio ingiusto”.
Nessun problema a Stabio per i preventivi e la conferma del moltiplicatore al 65%, accolti all’unanimità dal Consiglio comunale riunito in seduta ordinaria lunedì sera. Tra i vari punti all’ordine del giorno figuravano anche la variante di Piano regolatore concernente la regolamentazione delle zone per scopi pubblici, il credito quadro di 915mila franchi per continuare la lotta contro le neofite invasive e il credito di 85mila franchi con clausola d’urgenza per la sostituzione di una caldaia a gas alle scuole. Tutti sono stati concessi all’unanimità. Ha invece incontrato un’astensione la modifica di cinque articoli del Regolamento comunale sulla concessione di aiuti finanziari in ambito educativo, sportivo e musicale.
A Riva San Vitale i preventivi (disavanzo di circa 300mila franchi) e la conferma del moltiplicatore all’80% sono stati accolti con 17 voti favorevoli, 4 contrari e un’astensione. Dalla commissione della Gestione sono arrivati tre rapporti: uno di maggioranza e due di minoranza.
Questi ultimi chiedevano un ritocco del moltiplicatore verso l’alto e quindi di portarlo all’85%. Voto unanime per alcune modifiche di Piano regolatore denominate ‘Variante Pr – Il pacchetto’.
E tra queste ad attirare l’attenzione c’erano anche i vincoli relativi al nuovo porto comunale.