Un gruppo di giovani consiglieri di Chiasso reagisce alle esternazioni del deputato Marco Chiesa. ‘Non serve pubblicità negativa, ma una soluzione’
A un gruppo di giovani consiglieri comunali chiassesi proprio non è andata giù. Quelle parole pronunciate dal Consigliere agli Stati, nonché presidente dell’Udc svizzero, Marco Chiesa, ai microfoni della Srg - durante la trasmissione ‘l’Elefantenrunde’ - a commento dei risultati delle Elezioni federali, proprio sono rimaste sullo stomaco. Chiesa se ne è uscito con un “nessuno di voi vorrebbe, oggi, vivere e abitare a Chiasso‘, e per i consiglieri di Plr, Centro e Unità di Sinistra-I Verdi-Ind. quelle dichiarazioni sono suonate come "diffamatorie". Così hanno voluto dirglielo direttamente in una lettera aperta. Certe affermazioni, rendono attenti con preoccupazione Christian Bruccoleri (Plr), Amedeo Mapelli (Il Centro), Gabriele Medici (Plr), Kavashar Ratnam (Us-I Verdi-Ind.) e Yuri Bedulli (Us-I Verdi-Ind.), non fanno altro che alimentare "riprovevoli reazioni intrise di razzismo".
Parafrasando un titolo recente del Blick - ’Così soffre la Lampedusa‘ della Svizzera’ -, al drappello di giovani consiglieri comunali, come a tanti altri cittadini chiassesi, annotano nella missiva, "piace davvero vivere nella ’Lampedusa‘ del Ticino". E Marco Chiesa, invitano, dovrebbe verificarlo di persona.
"Siamo ben consci – scrivono i consiglieri – che vi siano diversi seri problemi da risolvere a Chiasso, anche e soprattutto in merito alla questione della migrazione e dell’asilo. Siamo i primi ad ammettere e riconoscere che la politica del nostro Comune, Cantone e della nostra Confederazione dovrebbe fare di più per Chiasso. Tuttavia – rimarcano –, fatichiamo grandemente ad accettare che, chi come Lei, in primis – in qualità di rappresentante eletto a livello federale – dovrebbe fare gli interessi di tutto il nostro cantone e conseguentemente anche della nostra cittadina, si esprima in questo modo. Soprattutto ci preoccupiamo grandemente del fatto che a dichiarazioni come le sue, seguano degli episodi di razzismo orripilante". E una immagine circolata in questi giorni - un bimbo bianco in mezzo a coetanei neri, sopra la scritta ’Quando sei uno svizzero a Chiasso' - lo dimostra.
"A Chiasso – rilanciano i consiglieri – la gente vive e può vivere anche molto bene! Se ci sono problemi (e ci sono!), gradiremmo risolverli insieme e su tutti i livelli in cui la politica ce lo permette". Di conseguenza, chiosano, oggi non servono pubblicità negative, bensì "soluzioni concrete".