Mendrisiotto

‘Sua nipote sta male’: tentano la truffa, ma va male

I nonni hanno dei sospetti e avvisano una familiare. Interviene la polizia. Sconosciuti hanno cercato di appropriarsi di 47mila franchi e oro

In sintesi:
  • Sul posto agenti in borghese, ma i truffatori non si sono presentati
  • Il tentato raggiro è avvenuto a Mendrisio
Questa volta è andata male per i truffatori
(Ti-Press)

I truffatori sono tornati a farsi vivi anche nel Mendrisiotto. Grimaldello la tecnica del falso nipote, sconosciuti hanno cercato di raggirare dei nonni di Mendrisio. Che, però, sono riusciti a non cadere nella rete e ad avvisare la polizia. Tutto irrompe nella loro quotidianità in mattinata. Verso le 11 la famiglia riceve una telefonata sull'apparecchio fisso. Il nonno si ritrova dall'altro capo del filo la voce di un uomo. Un sedicente medico lo avverte che una sua nipote ha urgentemente bisogno di cure e che versa in condizioni gravi. Di che sconvolgere la propria normalità. E qui lo sconosciuto interlocutore azzarda la sua richiesta: per far fronte alle terapie servono 47mila franchi.

A quel punto interviene la nonna che domanda di poter parlare direttamente con la sua parente. L'uomo al telefono passa il ricevitore a una ragazza, la quale si finge la nipote. Ma più questa giovane parla, più nella signora crescono i sospetti. Quando poi la truffatrice la chiama ‘mami’, i dubbi della nonna si fanno concreti.

La coppia, però, è allarmata da quanto sta succedendo e mostra di accettare di andare a procurarsi il denaro, perché in casa non ha una tale somma. E lì i truffatori alzano ulteriormente la posta, chiedendo anche l’eventuale oro che hanno in casa e quindi di aspettare una loro visita.

Anche se spaventati, con prontezza di spirito i nonni chiamano subito la figlia e lei capisce immediatamente che si trattava di un imbroglio. In quel momento viene allertata la polizia, che entra subito in azione. Sul posto arrivano degli agenti in borghese, che si appostano in attesa del possibile arrivo dei truffatori, che a quanto pare non si sono fatti vedere. Quegli stessi imbroglioni che hanno dimostrato di conoscere con esattezza l'indirizzo della coppia e l’abitazione in cui vivono. Dettagli che non hanno fatto che accrescere la preoccupazione dei nonni.

Fenomeno in crescita

Tanto le autorità che le potenziali vittime, però, hanno a loro volta alzato la soglia di attenzione. Solo alcune settimana fa un anziano di Maggia è riuscito a sventare un raggiro e a far arrestare il presunto autore. D'altra parte, il fenomeno è cresciuto in modo allarmante. Secondo uno studio condotto da Pro Senectute da gennaio l’‘anonima truffatori’ in Ticino è riuscita a mettere la mani su oltre un milione e mezzo. Negli ultimi cinque anni, quasi quattro persone su cinque hanno subito un tentativo di truffa.

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