Allieve e allievi delle scuole medie hanno incontrato Lucio Pardo, fuggito bambino da Bologna all’indomani dell’Armistizio italiano dell’8 settembre
Chiasso ha ospitato lunedì 11 settembre una delle tre tappe de ‘Il Ricordo e la Vita – Oltre la rete’, progetto nato in Piemonte nel 2018 volto a custodire la memoria della Shoah come testimonianza di tragedia ma anche di coraggio e generosità. Protagonista di una mattinata con gli allievi delle scuole medie è stato l’87enne Lucio Pardo, classe 1936, fuggito bambino con la famiglia da Bologna all’indomani dell’Armistizio italiano dell’8 settembre.
Dopo Bruzella, dove la giovane famiglia aveva varcato il confine attraverso la rete riparando in Svizzera, e prima di Trevano, approdo dell’accoglienza dopo la fuga, Chiasso è stata inserita nel percorso in quanto sosta nel cammino della famiglia Pardo-Volli per permettere le formalità burocratiche. Lucio Pardo ha raccontato alle ragazze e ai ragazzi delle Medie quei giorni terribili, invitandoli a non dimenticare. L’incontro con gli allievi è stato introdotto dal sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni. Hanno quindi preso la parola, moderati dalla scrittrice Paola Fargion, il console generale d’Italia a Lugano Gabriele Meucci, il direttore delle scuole Marco Calò, lo storico Adriano Bazzocco e la docente Paola Reggiani Mauric.
L’evento è terminato nei giardini delle scuole con la piantumazione di un ulivo scelto quale ‘Albero della riconoscenza’, e la posa della targa (con codice QR che descrive il progetto) con cui la famiglia Pardo-Volli ha voluto ringraziare Chiasso e la Svizzera “per l’accoglienza durante la Shoah in fuga dalla persecuzione nazifascista”.